mercoledì 30 marzo 2011

Catastrofe in Giappone e Franchising

In caso di catastrofe il franchisee deve raccogliere i cocci e andare avanti. Questo è qualcosa che i proprietari di affari in Giappone stanno imparando proprio ora tristemente. Gli affiliati a Christchurch hanno avuto a che fare con la tragedia simile solo un mese fa. Le catastrofi naturali sembrano accadere sempre più spesso, per un franchisee in genere non si programma per il peggio ma questo può essere un buon esempio.

Naturalmente, i commissioning editors della rivista Entrepreneur non avevano idea della catastrofe in agguato in Giappone quando hanno assegnato al giornalista Fawn Fitter una storia su come può un franchisee affrontare le calamità naturali. Probabilmente non è di molto conforto a tutti coloro che hanno perso un business a causa di una catastrofe naturale, ma ci sono lezioni per i titolari di aziende di tutto il mondo in questa storia.

Uno dei vantaggi di possedere un franchising è, naturalmente, avere quella che si può definire una “rete di sicurezza”: cioè, il supporto del team aziendale. La palestra Fitness di Jay Hennessy Snap è stata allagata nel 2010 e per fortuna, il franchisor ha aiutato il franchesee a tornare in attività subito.

“Hanno preso una parte del costo del risanamento, non con un prestito, ma con denaro contante per fare le cose”, ha detto Imprenditore. “È stata una loro decisione al volo, e l’ho apprezzata.”

La storia si focalizza su due altri affiliati: uno che ha perso un negozio per il fuoco, l’altra a un uragano. Entrambi sono aperti oggi e vanno bene. Da queste storie si possono tratte due lezioni importanti: la prima è di prepararsi al peggio, l'altra è quella di fidarti del proprio team aziendale franchising.

Se l’imprevisto accade mai come in questo caso, è importante avere un amico. Il franchisor potrebbe essere il miglior amico in un momento partcolarmente difficile.
Fonte franchisingdirect.com

giovedì 24 marzo 2011

Una candelina per Gjav franchising a Ferrara

Sabato 26 marzo si festeggia il primo anno di attività del negozio Gjav di Ferrara, il punto vendita pilota del nuovo franchising nazionale di negozi di integratori alimentari e di prodotti salutistici. L’evento avrà luogo a partire dalle ore 15.30, presso la sede di GJAV di via Comacchio 47.
Per l’occasione saranno presenti quali ospiti, gli atleti ed i team di Ferrara, che affianchiamo in qualità di sponsor, per la stagione agonistica 2010-2011: la squadra del CUS rugby Ferrara; l’ultramaratoneta Andrea Roveri; la squadra dei Pumpkins, beach rugby, di Ferrara; la maratoneta Marina Zanardi; il tennista Raffaele Benini.

mercoledì 23 marzo 2011

Franchising day a Brindisi il 31 marzo

La Federazione Italiana Franchising-Confesercenti e Confesercenti Brindisi, organizzano un Franchising Day che si terrà giovedì 31 marzo presso la Multisala Andromeda di Brindisi, Viale Bozzano 2. I Franchising Day sono gli appuntamenti che la Federazione Italiana Franchising – Confesercenti organizza dal 27 ottobre del 1999 per la promozione del franchising. Dedicare una giornata al franchising inteso come settore di potenziale sviluppo per l’affermazione della PMI, offrendo agli operatori (franchisor e franchisee) la possibilità di un incontro per dialogare, analizzare, conoscere alla luce della normativa in vigore. L’interesse è quello di lavorare, anche con forme innovative, per offrire ai partecipanti ed agli imprenditori, l’occasione di un reale momento di scambio e di informazione/formazione sulla normativa in vigore, sui trend del settore, e sui momenti critici del rapporto contrattuale e le sue soluzioni. L’iniziativa di Brindisi presenterà agli operatori gli strumenti per capire e sviluppare la formula del franchising messi a disposizione dalla Federazione e dalla Confesercenti.

martedì 22 marzo 2011

Monica outlet franchising

Negozi di abbigliamento e accessori a stock che coinvolgono una clientela variegata: da chi vuole spender poco, alle signore in cerca di capi esclusivi, passando per bambini e ragazzi.

Seguire l’evoluzione, sapersi evolvere, mutare seguendo la corrente e rinnovarsi.

Monica Outlet crede fermamente in questi principi al punto tale che, nonostante la sua proposta di franchising sia nata solo da non più di un anno, già si presenta con nuovi progetti.

Com’è noto, il network è specializzato in abbigliamento e accessori per donna, uomo e bambino, con una continua ricerca di stock in grado di soddisfare al meglio le esigenze della clientela con capi alla moda e di tendenza. Tre le tipologie di punto vendita, tutte accomunate dal principio base di ogni outlet che si rispetti: la migliore qualità al miglior prezzo possibile.

Il primo è il classico negozio di abbigliamento uomo-donna, con un’offerta di capi di qualità in un ambiente sobrio, dove la moda significa anche divertirsi a creare i propri abbinamenti.

“Franchising Luxury” è la seconda tipologia, creata per accogliere prime linee e grandi firme, ma sempre a prezzi da outlet.

Rivolta a un pubblico femminile, offre un tocco di raffinatezza in più anche negli ambienti.

Ultimo, ma non per originalità, il “Franchising Baby 0-16 anni”, che propone moda firmata (e scontata) per bambini e ragazzi in locali divertenti e colorati.

Comune a tutte e tre le tipologie è la formula di franchising, che si impernia su due cardini principali: negozi “chiavi in mano” e fornitura della merce in conto vendita.

Con un investimento variabile da 30mila (uomo-donna e baby) a 50mila euro (outlet Luxury) ogni 50 mq di superficie, il franchisor fornisce merce, arredamento, insegna, manichini, cassa, computer con relativo programma di carico e scarico di magazzino, pubblicità per il lancio del negozio e assistenza continuativa nel tempo.

Ogni punto vendita può essere personalizzato e ciascun affiliato può decidere in base al proprio gusto anche riguardo alla scelta delle firme e dei marchi.

Coin punta sull'estero

I grandi magazzini italiani si stanno scrollando di dosso l’aria da cugini poveri dei newyorchesi Saks e Bergdorf Goodman e dei parigini Galeries LaFayette e Printemps, e stanno conquistando posizioni nel settore dei department store internazionali. Complice l'acquisizione, nel gennaio 2010, del 100% del capitale sociale di Upim, catena presente sul territorio nazionale con 149 negozi diretti (convertiti in store Coin, Ovs Industry e in Upim Pop) e una rete in franchising con più di 200 punti vendita, il gruppo Coin, per esempio, è diventato il più grande player italiano della distribuzione di abbigliamento, distaccando La Rinascente, altro grande magazzino multimarca, con un ventaglio di brand e prodotti di alto livello.
Il gruppo veneto, che quindi oggi opera con i marchi Coin, Ovs Industry e Upim Pop, ha deciso di affermarsi sul mercato internazionale puntando sulla strategia retail, sulle collaborazioni con griffe conosciute a livello mondiale, e dando vita a una nuova insegna di alta gamma, dedicata a un pubblico cosmopolita, e battezzata Coin Excelsior, che debutterà a Milano, a settembre.

Intanto, malgrado il titolo nelle ultime settimane sia stato penalizzato a Piazza Affari a causa del mancato accordo per la cessione della maggioranza del gruppo da Pai Partners (che attraverso Financière Tintoretto detiene il 69,3% di Coin) a Bc Capital; un'operazione da 1,6 miliardi di euro che aveva spinto gli investitori a speculare, il gruppo ha chiuso il 2010 con una crescita del margine operativo lordo del 34% e un fatturato pari a 1,64 miliardi di euro (+36%). "Siamo molto soddisfatti dell'efficace processo di integrazione di Upim che già dal primo anno contribuisce in modo significativo al margine operativo lordo del gruppo" ha affermato l'amministratore delegato di gruppo Coin Stefano Beraldo.

Cifre in grado di garantire al gruppo l'espansione oltre i confini italiani, per spartirsi il mercato con i parenti nobili di boulevard Haussmann e di Mumbai. L'attuale espansione retail si sta svolgendo prevalentemente attraverso operazioni di franchising, con partner inseriti nei mercati locali. In particolare, Coin all'estero ha 15 negozi, 5 diretti e 10 in franchising; Ovs Industry ne ha 72, di cui 7 diretti e gli altri in franchising, In agenda per la fine di aprile l'apertura di Ovs industry a Parigi, presso il centro commerciale Le Millénaire. A breve saranno aperti i grandi magazzini di Atene e di Mumbai, mentre lo scorso agosto sono stati aperti tre negozi a New Delhi, Bengalore e Chennai (partner del progetto retail è la società indiana Brandhouse Retails).

Inoltre, come le grandi catene low cost H&M e Zara, anche Ovs Industry sta puntando sulla collaborazione con griffe di richiamo internazionale. In 115 store della catena, infatti, è in vendita l'etichetta Eequal frutto della collaborazione con lo stilista di Costume National Ennio Capasa. Porta una firma internazionale, anche se è stata girata a Roma, la campagna pubblicitaria primavera-estate 2011 colta dall'obbiettivo di Scott Schuman. Il blogger e fotografo americano ha ritratto Oliviero Toscani, Veruska, lo chef Davide Oldani e la ballerina Eleonora Abbagnato in situazioni informali.

Matrice internazionale, infine, anche per Coin Excelsior, l'insegna del lusso che debutterà a settembre, a due passi dal competitor Rinascente. L'architetto dello store, 7mila metri quadrati su sei piani, è Jean Nouvel, francese che ha già realizzato la Fondazione Cartier e lo store H&M sugli Champs-Elysées a Parigi. Nel negozio saranno in vendita le collezioni di alcuni brand di tendenza: Maison Martin Margiela, Phillip Lim 3.1, Vanessa Bruno, Isabel Marant, Sergio Rossi, Christian Louboutin. Presenti gli shop-in-shop di Tiffany & Co., Valextra e Ladurée. “Siamo entusiasti di questo progetto, che permette al gruppo Coin di espandersi nella fascia alta del settore retail", ha detto Beraldo

lunedì 21 marzo 2011

Camomilla franchising nuova strategia

Camomilla Italia, il brand di abbigliamento e accessori di proprietà della C.M.T. srl, inaugura la sua nuova strategia, basata sul potenziamento del canale retail abbracciando tutti i nuovi format distributivi. L'azienda considera infatti il punto vendita veicolo primario di comunicazione con il cliente finale anche internazionale e, a tale scopo, tratta con particolare attenzione lo sviluppo del canale ‘Travel Retail': intende infatti rafforzare la sua presenza nelle aree commerciali di luoghi quali porti, aeroporti e stazioni ferroviarie. Il marchio ha già all'attivo l'apertura di store in franchising in alcuni dei principali aeroporti italiani come Catania, Napoli, Palermo e Torino e ieri 15 marzo ha riaperto dopo il restyling il punto vendita di Capodichino, all'interno della galleria commerciale del terminal 1. Ma la strategia retail non si ferma qui: per la primavera 2011 sono previste le aperture di negozi presso gli aeroporti di Bari, Bergamo e Verona, mentre sempre a marzo sarà inaugurato un grande Outlet presso la stazione marittima di Napoli. La boutique di capodichino vede 100 metri quadrati studiati e progettati per dare risalto alle collezioni e accogliere la clientela in un ambiente lineare, pulito e accattivante. Funzionalità e design sono i due drivers che hanno condotto alla realizzazione di questo nuovo concetto di layout moderno, con il bianco e il tortora come colori che fanno da protagonisti. Due ampie vetrine danno maggiore luce e luminosità a tutto l'ambiente e creano un'atmosfera accogliente, mentre un'area all'entrata è dedicata esclusivamente agli accessori, dove si può trovare anche il nuovo set viaggio proposto nella collezione primavera/estate 2011 studiato ad hoc per l'occasione. Il nuovo avamposto va ad aggiungersi agli altri 50 negozi monomarca presenti nello stivale, di cui i due terzi in franchising, formula privilegiata del marchio. "La nostra crescita da allora è stata costante, con 10-12 nuovi punti vendita ogni anno - sottolinea Mario Pierro, responsabile della divisione franchising di Camomilla italia e di tutto il settore commerciale, e figlio di Luigi, fondatore e amministratore delegato della società - entro la fine del 2011 arriveremo ad oltre 200 in continua espansione. Lo sviluppo è stato finora soprattutto al Sud Italia e nelle isole. Lavorare in una realtà come il Meridione comporta difficoltà, ma anche vantaggi. Il Sud è più ricettivo nei confronti del franchising, è più facile trovare partner disponibili. Ma ora che ci siamo affermati qui, siamo decisi e motivati a crescere anche al Nord.

Foto franchising

L’Osservatorio InfoFranchising ha recentemente effettuato una rilevazione tra i settori emergenti nel franchising ed è stato riscontrato che alcuni format si sono imposti sul mercato nazionale ed internazionali grazie all’utilizzo delle innovazioni tecnologiche.

“L’Italia è sempre molto attenta alle tecnologie - segnala l’Osservatorio Infofranchising - ed in questi anni la valutazione di quanto la tecnologia è diventata fondamentale nella nascita di nuove idee d’impresa è stata positiva. Nel franchising alcune innovazioni tecnologiche sono diventati veri e propri format di successo. Alcuni basati sulla ‘riconversione’ di centri servizi diventati obsoleti in pochi anni, quali ad esempio i centri di sviluppo foto“.

Dal rullino alla memory card, ed il business continua. Questo è stato il claim che ha fatto nascere i centri FotoDigitalDiscount, diventati negli ultimi anni molto presenti in Italia: “E’ un format che si basa principalmente sui molteplici impieghi della stampa digitale - dichiara il GM della FotoDigital Discount , Antonello Treglia, - con il nostro modello si è in pratica superato quello classico del negozio di fotografia dando spazio ad un negozio multi-servizi in grado di offrire più soluzioni di business. Abbiamo unito quindi i servizi di stampa foto e su gadget o merchandising; vendita diretta apparecchi fotografici, accessori, ricambi e complementi per fotografia e immagine; rivendita cartucce per stampanti; vendita gadget; computer service; stampa tipografica alta e bassa tiratura.”

venerdì 18 marzo 2011

Per Gucci e Al Tayer accordo franchising

La maison Gucci, che fa capo al colosso francese Ppr, entrerà direttamente nel mercato degli Emirati Arabi Uniti attraverso la firma di un memorandum di intesa per la costituzione di una joint venture con Al Tayer Insignia, il più grande retailer di lusso del Medio Oriente.
La joint venture, che avrà sede a Dubai, rappresenta un'ulteriore evoluzione del rapporto tra la griffe e Al Tayer Insignia. A seguito di una collaborazione in franchising pluriennale con il gruppo Al Tayer, la maison nell'orbita Ppr, conta oggi sei punti vendita negli Emirati Arabi. Un negozio si trova ad Abu Dhabi, e altri tre sono dislocati a Dubai, presso il mall of the Emirates, The Boulevard al Jumeirah Emirates Towers e The Dubai mall.
"Siamo molto orgogliosi di annunciare questo nuovo accordo con il nostro partner di lunga data nel Medio Oriente. Questa è una delle regioni più dinamiche al mondo, dove i prodotti Gucci sono apprezzati, da molti anni, grazie all'equilibrio unico del nostro marchio tra forte tradizione nel settore lusso e autorevolezza nel mondo della moda", ha affermato Patrizio di Marco, presidente e ceo di Gucci.

La griffe, inoltre, è presente con due punti vendita nei department store di Harvey Nichols Dubai, e Bloomingdale Dubai.

Al Tayer Insignia, società del gruppo Al Tayer, rappresenta negli Emirati Arabi oltre 35 tra i più famosi marchi di lusso, e gestisce 80 punti vendita nella regione.

Sreet style franchising

Se siete in attesa di oziare per tutto il weekend ma le serate che vi aspettano saranno tutto altro che apatiche e noiose, è il caso allora di iniziare a scavare nel vostro guardaroba per riuscire a trovare qualcosa che vi aiuti a far salire la febbre del sabato sera. Cosa si dice nella vostra boutique? Tutto tace? Diamo una occhiata allora fuori dalla nostra finestra, forse troveremo una fonte di ispirazione imprevedibile, che non ci saremmo mai aspettate. Lo street style è il genere di look più comune che possiamo mai trovare in quanto molte etichette low cost o franchising noti fanno riferimento ad esso.
Jeans svasati, pantaloncini, t- shirt floreali e capelli voluminosi, sciolti o impreziositi da accessori colorati, sono ciò di cui abbiamo essenzialmente bisogno per iniziare a formulare un abbigliamento perfetto per questo weekend. Le grandi metropoli come New York o Londra sono ovviamente una fonte inesauribili di look da copiare anche se è l’Italia a creare poi l’ ensemble giusto di capi di abbigliamento trendy da sfoggiare. Nello street style non sembrano esserci apparentemente delle regole: l’abbigliamento si evolve in base allo scenario, alla città, al contesto culturale, al quartiere dove si realizza, vive ed esce poi fuori con una propria individualità. Toronto, Parigi, Berlino, Milano e tante altre ancora, sono le scenografie ideali per mettersi in posa e lasciare che la macchina fotografica catturi lo stile unico nato dalla strada, guardandosi attorno, ammirando e creando. Molti sono gli stilisti che si lasciano influenzare dall’ambiente urbano, dall’underground, riproponendolo magari con linee maggiormente più delineate, tessuti semplici ma caratterizzati da stampe e colori vivaci. Sono le nuove generazioni a dettare stile, spesso inconsciamente, ma sono i grandi a gettare le basi per nuove tendenze.

Aumentare i roi nel franchising

Come aumentare il roi nella comunicazione dei brand in franchising. Formazione Promossa da Assofranchising. Il ruolo della marca nell’economia di mercato e come evitare le spreco delle spese di comunicazione sono il focus attorno al quale ruota il corso di formazione promosso da Assofranchising dal titolo “Come aumentare il ROI nella comunicazione dei brand in franchising”.
La giornata di formazione che si svolgerà Giovedì 24 marzo è rivolta ad Amministratori Delegati, Direttori Generali, Direttori Marketing e Comunicazione, con l’obiettivo fornire ai partecipanti criteri nuovi per stimolare terapie ricostituenti il proprio brand. Dal ruolo della marca nell’economia di mercato, a come pesare l’attivo imponderabile, quando sono opportune comunicazioni di valori o di performance, di marca o di prodotto e le specialità del brand in franchising, fino all’analisi dello spreco delle spese di comunicazione in Italia, a quanto ammonta questo spreco, la ricerca delle cause e come evitarlo.
Il corso sarà tenuto da Enrico Gervasi, Partner fondatore dell’Istituto Protagora, società di consulenza e formazione nell’area marketing e comunicazione.

mercoledì 16 marzo 2011

Burger King apre in Slovenia

Burger King Corporation entra a fare parte di un nuovo mercato grazie all’apertura odierna del primo ristorante a Ljubljana in Slovenia. Sia l’inaugurazione che l’ingresso nel mercato sloveno, fanno parte di un progetto strategico di espansione che la catena di fast food attuerà in Europa, Medio Oriente e Africa.
Il nuovo ristorante è gestito in franchising dalla società Sportina Group.
Il primo Burger King sloveno è situato presso lo shopping center di Citipark e ha creato 25 nuovi posti di lavoro. Inoltre, è prevista l’apertura di ulteriori ristoranti nel corso di quest’anno e anche in seguito.
José Cil, presidente di Burger King a livello Emea, dice: “Siamo molto contenti di annunciare l’ulteriore estensione del brand in Europa. Questa decisione, è parte di un piano di crescita e sviluppo della presenza del brand nel mercato europeo, nonostante sia già molto presente. Abbiamo attentamente studiato il paese e crediamo che sia ora di sviluppare il brand con partner innovativi in Slovenia. Siamo davvero impazienti di iniziare una partership che duri nel tempo”.
Fondata nel 1954, Burger King è la seconda catena di fast food più grande del mondo. Attualmente in Italia è presente con 68 ristoranti, 65 dei quali in regime di franchising e 3 di proprietà. Il sistema opera in più di 12.200 ristoranti, servendo ogni giorno oltre 11 milioni di clienti in 76 paesi in tutto il mondo.

Franchising Pet's Planet

Quelli di Pet’s Planet sono alimenti per cani e gatti, bilanciati e di altissima appetibilità, ottenuti utilizzando solo ingredienti naturali e tecnologie modernissime.

Grazie alla proposta franchising Pet’s Planet è possibile trasformare la passione per gli animali in un’attività a reddito sicuro.

Il Gruppo dispone di quattro stabilimenti di produzione ed è la più specializzata azienda italiana nella produzione di alimenti per cani e gatti.

Gli alimenti a marchio Pet’s Planet sono ottenuti utilizzando solo ingredienti di origine naturale e tecnologie modernissime, sono un’esclusiva del canale distributivo a domicilio e sono riservati alla rete in franchising.

La proposta è commisurata alle disponibilità economiche e di tempo del candidato franchisee. Viene garantita una formazione originale e qualificata, oltre all’assistenza di esperti sempre a disposizione.

Novità al RomExpo Franchising

Molte le novità per uno degli appuntamenti più importanti del settore: nuova location, nuova organizzazione ma soprattutto tanta innovazione mirata a creare ed a rafforzare il business.

RomExpo Franchising è il salone del Franchising, che si tiene ogni anno a Roma.

È uno dei punti di riferimento della comunità del Franchising incluso il mondo della consulenza, delle banche, delle assicurazioni, delle associazioni di categoria, che converge per scambiare idee, creare nuove relazioni, discutere di business, individuare e cogliere opportunità.

L’evento è organizzato da Merlo Spa, Agenzia di Eventi, leader di settore.

RomExpo Franchising è un evento promosso dalla FIF, Federazione Italiana Franchising, aderente alla Confesercenti, una delle principali associazioni delle imprese in Italia, che da quarant’anni contribuisce alla loro crescita e al loro sviluppo.

Confesercenti rappresenta 352.666 imprese del commercio, turismo, servizi, dell'artigianato e delle pmi dell'industria, capaci di dare occupazione ad oltre 1.000.000 di persone.

lunedì 14 marzo 2011

Lasmintecick viaggi diventa un franchising

Lastminuteclick.it, portale leader nell'organizzazione di viaggi on line, diventa un franchising.


Presto sorgeranno, nelle maggiori provincie italiane, circa 35 filiali che prenderanno il nome di Lastminuteclick Point e che consentiranno di prenotare off line, le offerte e i last minute presenti sul portale.

Il progetto nasce a seguito del grande successo riscosso da Lastminuteclick.it, con più di 2.000.000 di utenti mensili che consultano il portale per l'organizzazione di viaggi e vacanze in tutto il mondo. Le offerte presenti on line, sono le migliori sul mercato italiano e sono negoziate in esclusiva con i maggiori tour operators nazionali, operanti nel settore dei viaggi e delle crociere.

La scelta di aprire al franchising turistico nasce dall'esigenza di allargare il raggio di azione del portale, in modo da consentire la fruizione delle offerte proposte anche alla larghissima fascia di italiani che, pur ricercando offerte e last minute sul web, continua a preferire le agenzie nel perfezionamento dell'acquisto del viaggio.

I Lastminuteclick Point, infatti, consentiranno di accedere anche off line alle proposte turistiche ed ai lastminute presenti sul portale e di prenotare direttamente in agenzia, viaggi e vacanze in tutto il mondo, godendo degli straordinari sconti offerti da Lastminuteclick.it .

Saranno circa 40 le filiali che sorgeranno nei prossimi mesi nelle più grandi provincie italiane, e la loro gestione sarà affidata a professionisti attentamente selezionati.

Agli affilati, infatti, sarà offerto, mediante azioni di alta formazione, il know-how in termini di conoscenza turistica, marketing e web-marketing, oltre ad un software gestionale all'avanguardia, che consente una facile e corretta conduzione aziendale.

"Il nostro progetto – spiega Gennaro Niola, Managing Director di Lastminuteclick.it - basa la sua efficacia sul grande successo ottenuto e riconosciuto negli anni dai milioni di utenti che si affidano a noi, scegliendo tra quelle che sono le migliori proposte turistiche sul mercato italiano, negoziate in esclusiva con i maggiori tour operators, operanti nei viaggi e nelle crociere"

"40 filiali in tutta Italia, nei prossimi 24 mesi, la cui ubicazione sarà oggetto di una attenta analisi volta a garantire, ad ognuna di esse, ampie zone in esclusiva" – continua Niola- " rappresentano il nostro obiettivo immediato"

Un brand affermato, i migliori contratti commerciali sul mercato italiano, amplissima visibilità on line, più di 2.000.000 di utenti mensili, più di 50.000 clienti soddisfatti ad oggi: queste sono le vantaggiosissime condizioni su cui punta la sfida "Franchising Lastminuteclick".

giovedì 10 marzo 2011

Scendono i prezzi di negozi e uffici

Nei primi sei mesi del 2010 le quotazioni dei locali commerciali hanno segnalato una contrazione dello 0,4% per le tipologie posizionate sulle "vie di passaggio" e dell'1,2% per quelle posizionate in "vie non di passaggio". Lo rivela uno studio Tecnocasa secondo cui anche le locazioni segnalano ancora ribassi rispettivamente con -0,2% e -1,9%. Positivo l'andamento dei centri scommessa, delle agenzie per l'erogazione dei servizi e posizionate su strada. I negozi sono ricercati anche per la creazione di studi medici.

Le tipologie maggiormente richieste hanno due-tre vetrine, una metratura media compresa tra 30 e 100 mq. Su questo segmento si registra la presenza di acquisti ad uso investimento. Gli immobili commerciali, infatti, garantiscono dei rendimenti annui lordi che oscillano tra il 7% e l'8%, decisamente più elevati rispetto a quelli che si registrano sul mercato immobiliare residenziale. A volte si possono toccare anche punte superiori al 10%.

Quanto agli uffici, si registra una diminuzione dei prezzi per le tipologie usate dello 0,8% e per quelle di nuova costruzione dell'1,1%. Sul mercato delle locazioni la diminuzione è stata rispettivamente dell'1,2% e dello 0,7%. In Lombardia i prezzi sono diminuiti dello 0,6% per le tipologie usate e dell'1% per quelle di nuova costruzione. Sulle locazioni il calo è stato dell'1,8% e dell'1,2%. Abbastanza stabili i prezzi ed i canoni in Lazio e Veneto.

NEGOZI
Nei primi sei mesi del 2010 le quotazioni dei locali commerciali hanno segnalato una contrazione dello 0,4% per le tipologie posizionate sulle "vie di passaggio" e dell'1,2% per quelle posizionate in "vie non di passaggio". Anche le locazioni segnalano ancora ribassi rispettivamente con -0,2% e -1,9%. Sul mercato della Lombardia si registra una diminuzione dei prezzi dello 0,6% per le tipologie posizionate in “via di passaggio” e dell'1,2% per quelle posizionate in “via non di passaggio”. Sulle locazioni la diminuzione è stata dello 0,1% e del 2,4%. Nel Lazio la diminuzione dei prezzi è stata dello 0,3% per le tipologie in "via di passaggio" e in "via non di passaggio", mentre per le locazioni la variazione è stata rispettivamente di +0,1% e di -3,6%. In Veneto si registra una diminuzione dei lavori su entrambe le tipologie sia in compravendita che in affitto.
Sul mercato immobiliare dei negozi si registra negli ultimi tempi l'aumento della domanda di immigrati per poter svolgere attività legate prevalentemente alla ristorazione, alla vendita di alimentari e al campo dell'estetica.
Positivo l'andamento dei centri scommessa, delle agenzie per l'erogazione dei servizi e posizionate su strada. I negozi sono ricercati anche per la creazione di studi medici.
Le tipologie maggiormente richieste hanno due-tre vetrine, una metratura media compresa tra 30 e 100 mq. Su questo segmento si registra la presenza di acquisti ad uso investimento.
Gli immobili commerciali, infatti, garantiscono dei rendimenti annui lordi che oscillano tra il 7% e l'8%, decisamente più elevati rispetto a quelli che si registrano sul mercato immobiliare residenziale. A volte si possono toccare anche punte superiori al 10%. Nelle zone centrali i rendimenti possono essere più bassi rispetto alle zone periferiche, anche se esse hanno il vantaggio di garantire una continuità del rapporto di locazione e tassi di vacancy bassi. L'investitore è abbastanza indifferente al fatto che l'immobile sia già locato o meno; oltre al rendimento egli guarda soprattutto il posizionamento dell'immobile.
La locazione invece è la scelta dell'imprenditore che, soprattutto agli inizi dello svolgimento dell'attività, preferisce non immobilizzare il capitale che verrebbe così sottratto all'attività imprenditoriale. Quando quest'ultima sarà ormai consolidata, si può valutare la scelta dell'acquisto.
In aumento le attività svolte da imprenditori cinesi, in particolare a Milano e a Roma.
In generale in Italia si contano circa 100 mila imprese gestite da imprenditori stranieri che si occupano di commercio, con un aumento nel settore della ristorazione e dell'estetica.
I negozi che sono posizionati sulle strade non di passaggio, ormai da tempo, sono utilizzati come uffici o comunque per attività di erogazione di servizi per i quali il transito e, di conseguenza, la visibilità è meno importante.

Milano
Nei primi mesi del 2010, sul mercato immobiliare delle zone centrali di Milano si registra una domanda latente in attesa di esprimersi alla luce di quello che sarà stato l'andamento dell'economia italiana. Non ci si aspetta però una netta ripresa. La richiesta è per tipologie in affitto e si cerca per lo più nelle zone semicentrali (entro la cerchia dei Navigli) perché questo posizionamento garantisce una maggiore redditività, intorno al 7% annuo lordo. Le zone centrali sono decisamente più costose e di conseguenza la redditività scende (intorno al 5% annuo lordo) ma si garantiscono un minor turn-over sull'attività.
Le attività che tengono nelle zone semicentrali sono quelle legate alla ristorazione e alla somministrazione. In aumento le attività gestite da cinesi (dai centri massaggi alla vendita di oggetti).
Nelle zone Bovisa-Politecnico ed Imbonati la domanda è decisamente elevata per l'apertura di gelaterie, pizzerie e centri scommessa. Si desiderano tagli da 60-80 mq con almeno due punti luce. La richiesta si orienta prevalentemente nelle zone di alto transito come via Imbriani e via Mercantini. La bassa offerta presente sul mercato ha fatto lievitare i prezzi. Nelle zone non di passaggio ci sono soluzioni vuote.
Diversamente sul mercato delle locazioni esiste comunque una buona domanda, che vede protagonisti soprattutto cinesi che desiderano aprire centri massaggi; altri utilizzi sono per ristoranti, negozi di frutta e verdura, parrucchieri. In calo le locazioni nella zona di Dergano che non offre molte strade di passaggio.
Nella zona di Bovisa-Politecnico e di Imbonati la domanda è decisamente elevata per l'apertura di gelaterie, pizzerie e centri scommessa. Si cercano tagli da 60 - 80 mq con almeno due punti luce. La richiesta si orienta prevalentemente nelle zone di alto transito come via Imbriani e via Mercantini. Nelle zone che non sono di passaggio ci sono soluzioni sfitte ed invendute.
Diversamente sul mercato delle locazioni esiste una buona domanda, che vede protagonisti soprattutto cinesi che desiderano aprire centri massaggi; altri utilizzi sono per ristoranti, negozi di frutta e verdura, parrucchieri.
Nelle zone di San Siro, Gambara, Baggio e Lotto i locali commerciali posizionati nelle zone a basso transito sono utilizzati per lo svolgimento di attività di servizi. La domanda di negozi in locazione prevale nettamente sulla domanda di acquisto. Tra gli acquirenti si contano investitori alla ricerca di immobili occupati che garantiscano un rendimento annuo lordo del 7-8% ed imprenditori che decidono di svolgere l'attività.
Da segnalare le numerose richieste provenienti da immigrati per l'apertura di centri massaggi, saloni per parrucchieri, centri estetici, sartorie e negozi di articoli a basso prezzo. Numerosi i titolari italiani di attività commerciali che chiudono per anzianità; gli immigrati invece aprono. Queste dinamiche interessano soprattutto le zone di San Siro, Gambara, Baggio, Lotto.
I tagli più richiesti sono compresi tra 50 e 70 mq, possibilmente con una-due vetrine.
Il tratto di strada che collega via Belfiore a piazzale Baracca è quello più apprezzato e con quotazioni più elevate. L'offerta di locali in vendita e in affitto è molto bassa.
In quest’ area le quotazioni possono toccare anche 12-13 mila euro al mq per le piccole metrature (26-40 mq). La media è intorno a 7000-8000 euro al mq. Meno quotato il tratto di corso Vercelli che va verso piazza Piemonte.
Le vie più commerciali nella zona sud-est di Milano sono corso di Porta Romana, viale Montenero, viale Piave, corso Lodi e viale Premuda dove si possono registrare quotazioni di 5000-6000 euro al mq. Su queste strade, ad alto passaggio pedonale e veicolare, si concentrano maggiormente le richieste di locali commerciali equamente divise tra acquisto e locazione. In acquisto cercano sia investitori, privati o società immobiliari, (indifferenti al fatto che il locale sia già affittato oppure no, ma è importante il posizionamento nelle strade di passaggio) ma anche utilizzatori che svolgono la propria attività commerciali. Il taglio più richiesto è intorno a 50 mq, meglio se con 2 vetrine, ma si cercano anche tagli più grandi, 150-200 mq per la media distribuzione. Il valore del negozio dipende soprattutto dalla posizione, dalla metratura e dal numero delle vetrine. Al momento la maggioranza delle richieste è finalizzata all'apertura di un'attività di ristorazione. A seguire la ricerca per apertura di centri massaggi e negozi di abbigliamento gestiti da Cinesi. Nelle vie non di passaggio si insediano ormai soprattutto uffici.
Il mercato dei locali commerciali nella zona nord-est di Milano è dinamico soprattutto sulle direttrici più importanti quali via Porpora, viale Monza, via Padova. Le più richieste sono via Porpora e via Pacini (Città Studi) dove si cercano locali commerciali in affitto. Diminuisce l'interesse per i locali commerciali posizionati in via Padova.
Gli acquisti, in percentuale inferiore, vedono protagonisti soprattutto investitori che scelgono spesso locali già affittati e con una redditività lorda annua intorno al 7%. L'investitore guarda anche alla posizione del locale commerciale che ne garantisce la continuità dell'attività.
Sia via Pacini che via Porpora sono strade ad alto passaggio pedonale e veicolare. Il tratto più apprezzato per via Pacini è quello più vicino a piazza Piola dove le quotazioni sono leggermente più elevate e si portano intorno a 4000-4500 euro al mq, per scendere a 3500 euro al mq spostandosi verso l'esterno di Milano. In via Porpora invece i prezzi sono di 3600-3700 euro al mq nei pressi di Piazzale Loreto. Il taglio più richiesto è di 50-70 mq e molte richieste, negli ultimi tempi, sono finalizzate all'apertura di pizzerie-piadinerie. Per questo motivo sono molto apprezzati i locali dotati di canna fumaria. In aumento anche la richiesta di piccoli tagli, 30-50 mq, da destinare all'apertura di distributori automatici e ultimamente di negozi tra 120-150 mq con ottima visibilità per aperture di sale lotteria/scommesse.
Negli ultimi tempi inoltre si registra una diminuzione della presenza di immigrati che cercano per intraprendere attività commerciali in questa zona. Resiste la domanda di cinesi per l'apertura di centri massaggi, parrucchieri e bar.
In generale si vede una tendenza da parte dei proprietari a ribassare canoni di locazione e prezzi.

Roma
Tra le strade più ricercate da chi cerca un negozio a Romanella, zona di Nomentano-Montesacro, ci sono via Ugo Ojetti, viale Libia, via Conca D'oro, via Nemorense, viale Ionio e via Nomentana.
A cercare locali commerciali sulle vie principali sono i marchi più importanti.
Tra le attività più avviate negli ultimi tempi i centri scommessa che si insediano in metrature più ampie; in aumento le attività gestite da cinesi nel settore dell'abbigliamento e dei casalinghi. Le quotazioni più elevate si registrano su via Nemorense e viale Libia dove si toccano punte di 7000-8000 euro al mq e gli affitti registrano valori di 40-50 euro al mq annuo.
Sulle "vie non di passaggio" oramai i negozi sono occupati da società di servizi su strada come agenzie immobiliari, assicurazioni, finanziarie, ma anche studi associati di commercialisti.
Segnaliamo l'esistenza di un importante centro commerciale nei pressi dello svincolo Bufalotta del Grande Raccordo Anulare. Si tratta di una delle strutture più grandi d'Europa che vede la presenza di circa 220 negozi e 13 sale cinematografiche. Affittare un negozio all'interno di questa struttura costa 840 euro al mq annuo. Da segnalare che nei pressi del centro commerciale, in zona Casale Nei, è in corso un intervento che prevede la realizzazione di numerosi nuovi appartamenti e circa un 10% di strutture commerciali.
Nel quartiere dell'Eur si registra un lieve incremento delle quotazioni e dei canoni di locazione per i locali commerciali situati sia nelle strade di passaggio che in quelle non di passaggio. La zona infatti presenta una bassa offerta di locali commerciali, soprattutto sulle vie di passaggio e la conseguenza è che la domanda si sta spostando sulle strade non di passaggio. Questo avviene soprattutto sul mercato delle locazioni, che concentra la maggioranza delle richieste di chi decide di avviare una attività commerciale.
Negli ultimi mesi si registra una buona richiesta per l'apertura di autolavaggi.
Tra le vie più apprezzate ci sono viale Europa (al quartiere Eur) e la circonvallazione Ostiense (quartiere Garbatella).
Sul versante delle compravendite la maggioranza degli acquisti si realizzano con investitori che acquistano quasi sempre immobili già locati con rendimenti medi intorno al 7-8% annuo lordi.
La sensazione è che da settembre ci sia una maggiore richiesta di immobili commerciali in affitto. La dimensione più ricercata è di circa 60 mq e si chiede che l'immobile sia a norma (che ci sia il certificato di abitabilità e la planimetria aggiornata ad esempio).
Nella zona che collega il G.r.a e San Giovanni in Laterano, in particolare sulla via Tuscolana e la via Appia, il mercato dei locali da destinare ad attività commerciali è in ripresa sia per quanto riguarda gli acquisti che per quanto riguarda gli affitti. Tra gli acquirenti si contano investitori (privati e società immobiliari) ed imprenditori. La ricerca di locali commerciali vede tra i protagonisti anche grandi marchi, spesso in franchising. La zona è attraversata dalla linea della metropolitana A e i locali commerciali che godono della visibilità all'uscita della metropolitana e quindi con un buon passaggio pedonale hanno valori di mercato superiori. Esistono quindi diverse fasce di prezzo: quella con prezzi da 4000 a 4500 euro al mq e canoni di locazione di 30-40 euro al mq al mese; quella che va da 3500 a 4000 euro al mq e con canoni da 20-30 euro al mq al mese ed infine quella che va da 2500 a 3000 euro al mq e con canoni da 13-20 euro al mq al mese.
Tra le attività che registrano un buon andamento la vendita di oggettistica per la casa (numerose quelle gestite da cinesi). Molto richiesti i locali con canna fumaria da destinare allo svolgimento di attività di ristorazione (kebab, pizza al taglio, fast food).

Torino
Nell'area che si sviluppa intorno al Tribunale di Torino si registra una buona offerta di negozi sia in affitto che in vendita e sono sempre più numerosi i titolari di attività commerciali che chiedono la revisione dei canoni di affitto.
La domanda di negozi in acquisto arriva prevalentemente da investitori privati che impiegano cifre medie comprese tra 100 e 150 mila euro ed acquistano tagli compresi tra 50-70 mq. Il rendimento medio che si riesce a spuntare si aggira intorno al 7% annuo lordo.
Numerose le richieste per locali commerciali dotati di canna fumaria per aprire ristoranti, pizzerie o focaccerie.
Una delle zone più dinamiche per il mercato dei locali commerciali è Cit Turin, in particolare sulle strade di maggior transito quali via Principe D'Acaja e via Duchessa Jolanda dove c'è una bassa offerta di immobili in affitto ed i canoni di locazione si aggirano intorno a 15 euro al mq al mese. I prezzi sono di 3500 euro al mq in particolare nella zona a ridosso di Piazza Bernini dove i negozianti organizzano un mercato tutti i giorni. Si registra una buona presenza di negozi Outlet di abbigliamento.
Nel quartiere Cenisia la via di maggior passaggio è via Frejus dove si concentrano soprattutto negozi di abbigliamento e di ottica e si sono insediati marchi importanti.
Buona anche la presenza di Istituti di Credito che cercano locali in affitto nella zona.
La zona di Campidoglio invece è più popolare e al momento, per incentivare la riqualificazione della zona la Regione Piemonte ha deciso di erogare dei contributi a fondo perduto e dei finanziamenti a tasso agevolato per coloro che hanno intenzione di intraprendere un'attività commerciale. Molti immobili della zona sono sottoposti al vincolo delle Belle Arti.
Nelle zone che non registrano grande transito i locali commerciali sono utilizzati per realizzare uffici.
Sul mercato dei negozi nel Centro di Torino si registra una buona domanda da parte di investitori, risparmiatori privati o società immobiliari che si garantiscono così un rendimento medio lordo del 7% - 8%. Chi acquista locali già occupati guarda alla solvibilità dell'inquilino e alla scadenza del contratto di locazione (preferibile acquistare se la scadenza è vicina perché si può rinegoziare il canone).
Nel Centro di Torino le strade a più alto transito sono via Roma, via Garibaldi, via Lagrange, via Cernaia e via Micca. Su queste strade le quotazioni sono molto più elevate rispetto alla media.
I prezzi del resto della zona si aggirano intorno a 4000 euro al mq.
La maggioranza delle richieste riguarda immobili in affitto; quanto alle attività a cui destinarli molte riguardano la ristorazione (kebab, bar, caffetterie, abbigliamento e vendita al dettaglio), a seguire abbigliamento.
Il taglio più richiesto parte da un minimo di 50 mq. Importante la presenza della canna fumaria. I locali commerciali che presentano questo must possono rivalutarsi anche del 20%.
Esistono diverse richieste da parte di immigrati, in particolare cinesi.
Gli immobili che non sono posizionati in zone di passaggio sono richiesti ormai come ufficio soprattutto da chi svolge un'attività che richiede una certa visibilità. Ed infatti i canoni di locazione sulle vie non di passaggio sono leggermente aumentate. Un'altra zona di Torino, non centrale, dove però c'è una buona richiesta di locali commerciali è quella di S. Rita, quartiere dove aprono soprattutto piccoli negozi al dettaglio e non si insediano i grandi marchi. Si registra un'alta concentrazione di gioiellerie, negozi di alimentari (panetterie e frutta e verdura) di abbigliamento ed agenzie immobiliari.

Verona
Il mercato dei locali commerciali nei quartieri che si trovano nell'immediata vicinanza del centro storico di Verona registra una buona richiesta soprattutto sulle tipologie situate nelle vie di passaggio.
Le vie più commerciali sono per Borgo Roma, via Tombetta e via Centro; per Golosine stradone Santa Lucia e via Golosine e per Santa Lucia stradone Santa Lucia e via Mantovana.
La richiesta arriva soprattutto per l'apertura di attività commerciali di quartiere (parrucchiere, pizzerie al taglio etc).
Sul segmento dei negozi è sempre molto forte la domanda ad uso investimento da parte di privati che tendenzialmente investono cifre medie di 100-200 mila euro per trarre rendimenti lordi annui intorno al 6%.
Il taglio più richiesto è circa 100 mq.
I canoni di locazione vanno da 108 a 180 euro al mq annuo a seconda del posizionamento su vie di maggiore o minore passaggio.

Palermo
Il mercato dei locali commerciali a Palermo registra stabilità delle quotazioni per le tipologie situate nelle strade "di passaggio" e una lieve diminuzione per quelle situate nelle strade "non di passaggio".
La domanda di immobili commerciali in acquisto è alimentata soprattutto da investitori che cercano piccoli tagli che possano garantire un rendimento annuo lordo intorno al 7%.
Sul mercato delle locazioni si registra una buona domanda di immobili in affitto ma i proprietari sono sempre più attenti alla solvibilità dell'inquilino e per questo motivo richiedono anche garanzie come le fideiussioni bancarie soprattutto quando si tratta di soluzioni posizionate nelle vie di passaggio per le quali si chiedono canoni più elevati.
Le strade maggiormente apprezzate sono viale Strasburgo, via Galilei, via Pacinotti, piazza Politeama e le traverse di piazza Politeama.
Il taglio medio maggiormente richiesto è di circa 50 mq, con 2 vetrine. Lo stato di conservazione dell'immobile interessa poco dal momento che, quasi sempre, gli inquilini riprogettano il locale in base alle loro esigenze. Tra le attività, per le quali c'è maggiore richiesta ci sono i centri scommessa, l'abbigliamento e la gastronomia/alimentari specializzata.
Sempre sulle strade "di passaggio" sono in aumento le richieste di locali commerciali utilizzati per realizzare uffici.
Sulle strade "non di passaggio" si registra una diminuzione dei canoni di locazione e di prezzi perché la domanda è bassa; sono ricercati da immigrati per l'apertura di phone center.
I tempi medi di affitto di un ufficio oscillano da uno a tre mesi.

UFFICI
Sul mercato degli uffici si registra una diminuzione dei prezzi per le tipologie usate dello 0,8% e per quelle di nuova costruzione dell'1,1%. Sul mercato delle locazioni la diminuzione è stata rispettivamente dell'1,2% e dello 0,7%. In Lombardia i prezzi sono diminuiti dello 0,6% per le tipologie usate e dell'1% per quelle di nuova costruzione. Sulle locazioni il calo è stato dell'1,8% e dell'1,2%. Abbastanza stabili i prezzi ed i canoni in Lazio e Veneto.

Milano
Sul mercato degli uffici nelle zone centrali e semicentrali si registrano soprattutto richieste di immobili in affitto. Le tipologie in acquisto sono ricercate prevalentemente nelle zone più periferiche e da società di servizi.
Nel Centro della città la domanda arriva da società finanziarie, banche d'affari e studi associati di professionisti. Chi cerca uffici in affitto predilige i tagli compresi tra 100 e 500 mq e tipologie che non necessitano di alcun intervento di ristrutturazione o di riqualificazione.
Nella zona della Bovisa sono in corso anche numerosi interventi di nuova costruzione con uffici dal taglio medio-grande (400-500 mq) e sono in ultimazione quelli del complesso dell'Affori Center. Si tratta di soluzioni costruite con criteri di avanguardia che si scambiano a prezzi medi di 3000 euro al mq.
I canoni di locazione sono in diminuzione sia alla Bovisa che ad Imbonati dove si registra una buona domanda da parte di società di assicurazioni, società di informatica e studi polifunzionali. Si prevede un buon andamento per le soluzioni situate ad Affori e Comasina in virtù dell'arrivo futuro della metropolitana.
Stabili i prezzi e i canoni degli uffici in via Washington, corso Vercelli, zona Pagano e Gambara. Si preferisce comunque la locazione. E' sempre buona la richiesta di uffici ampi, con metrature comprese tra 200 e 300 mq richiesti da società medio grandi che hanno risentito in misura minore della crisi finanziaria degli ultimi semestri. Soffrono invece i piccoli tagli, prima richiesti da piccole società che attualmente si trovano in difficoltà. Sempre presenti le richieste di acquisto per investimento. Gli investitori sono sia società che piccoli risparmiatori attirati da rendimenti lordi annui compresi tra l'8 ed il 9%. I tagli maggiormente richiesti per investimento sono compresi tra 200 e 250 mq, possibilmente frazionabili in più uffici ed all'occorrenza riconvertibili in abitazione. La domanda di uffici proviene da professionisti, società di servizi e da società multinazionali. Piacciono gli uffici posizionati nei pressi delle fermate delle metropolitane o comunque ben collegati, già ristrutturati, a norma ed esteticamente apprezzabili. Per acquistare un ufficio usato nella zona intorno a corso Vercelli e in via Washington si spendono tra 4000 e 5000 euro al mq, la stessa tipologia in zona Forze Armate costa tra 1900 e 2300 euro al mq. Per quanto riguarda le locazioni in zona Vercelli un ufficio si affitta ad una cifra compresa tra 160 e 200 euro al mq annuo.
Nella zona centro orientale di Milano il mercato degli uffici registra, ormai da semestri, una diminuzione della domanda. L'offerta sul mercato è superiore alla domanda perché molte aziende hanno deciso di trasferirsi fuori città oppure di ridimensionare le metrature. In questa zona di Milano, la presenza del Tribunale, determina una buona domanda soprattutto da parte di studi associati di avvocati o commercialisti.
Si cercano soluzioni cablate, condizionate e le quotazioni medie sono di 4000-4500 euro al mq (Porta Romana, corso di Porta Vittoria, Cinque Giornate). Si prediligono le tipologie già ristrutturate.
Nell'area di Ortica-Rubattino, Piazza Udine e Palmanova, negli ultimi anni sono stati realizzati numerosi edifici uso ufficio, con dotazioni tecnologiche all'avanguardia; zona interessante anche per la presenza delle fermate della metropolitana Lambrate-Udine e di parcheggi non a pagamento. Questi interventi hanno comportato una maggiore offerta di uffici in zona che unita ad una domanda in diminuzione ha determinato tempistiche di affitto più lunghe e ribassi dei canoni richiesti dai proprietari.
A soffrire la concorrenza di questi nuovi uffici sono soprattutto le soluzioni posizionate ai piani rialzati dei palazzi residenziali.
La richiesta di uffici ricade prevalentemente sul mercato della locazione e proviene sia da piccole società per servizi di consulenza e formazione, informatica, marketing, che da multinazionali, oltre che da professionisti per l'avviamento di studi professionali.
I tagli maggiormente richiesti sono quelli compresi tra 100 e 120 mq, dotati di doppi servizi, impianto di condizionamento e cablatura.

Roma
Sul mercato degli uffici si registra, ormai da anni, uno spostamento delle richieste dal centro verso la zona di Roma Sud dove si concentrano molte strutture direzionali; si apprezza in particolar modo l'ottima raggiungibilità (metropolitana, vicinanza tangenziale e G.r.a.).
Le uniche zone centrali al momento appetibili, ma solo per studi professionali, sono quelle a ridosso del Palazzo di Giustizia dove comunque i canoni sono diminuiti a 17-18 euro al mq al mese.
La domanda di uffici in acquisto è decisamente più bassa.
La richiesta in questa zona si concentra in particolare nel quartiere Parioli e nei pressi di via Nemorense dove si trovano soluzioni d'epoca, spesso di prestigio e dove cercano soprattutto studi associati di avvocati e commercialisti. Le quotazioni medie oscillano da 6000 a 7000 euro al mq.
Si cercano prevalentemente tipologie di rappresentanza.
La zona dell'Eur è sempre molto apprezzata per la sua posizione ottimale per i collegamenti. Infatti molti uffici del centro di Roma si stanno trasferendo in questa zona, soprattutto le grandi aziende che cercano tagli che vanno da 70-80 mq fino ad un massimo di 300-400 mq. Devono essere a norma e non devono necessitare di interventi di ristrutturazione. Sugli uffici la domanda è quasi esclusivamente per tipologie in affitto. Sul mercato delle compravendite si registra più offerta che domanda. Al momento non ci sono interventi di nuova costruzione sul mercato della zona ma si prevedono interventi di tipo direzionale nell'ambito del progetto della nuvola di Fuksas.

Torino
Una delle zone più dinamiche è quella vicina al Tribunale dove c'è una ricerca di immobili messa in atto da avvocati e commercialisti per realizzare studi associati. Per questo motivo si ricercano tipologie superiori a 100 mq (la richiesta si concentra soprattutto su tagli compresi tra 120 e 150 mq). La domanda si orienta prevalentemente su tipologie in affitto. Le zone più richieste sono Cit Turin e Cenisia. I canoni di locazione si aggirano intorno a 96 euro al mq annuo e i prezzi intorno a 2200 euro al mq. I pochi uffici di nuova costruzione di fronte al Tribunale costano intorno a 2600 euro al mq.
Sul mercato degli uffici nelle zone centrali si registra una bassa domanda e molta offerta. Tra le motivazioni la decisione di spostarsi in zone dove c'è più possibilità di parcheggio; in centro restano soprattutto coloro che hanno bisogno di una sede di rappresentanza e infatti cercano tagli di 100-150 mq. Si contano molti uffici vuoti al momento in zona.
Un leggero aumento dei canoni ha interessato la zona di Lingotto in particolare sulle nuove costruzioni. Infatti esistono degli stabili direzionali di prestigio (in corso Traiano, corso Moncalieri, via Onorato Vigliani) di recente costruzione che sono apprezzati dalle aziende per l'assenza di barriere architettoniche, la presenza di pavimento galleggiante, impianti di videosorveglianza a circuito chiuso e riscaldamento autonomo. Si ricercano tipologie di 200-250 mq.

Verona
A Verona si registra molta più offerta che domanda sul mercato degli uffici.
Quest'ultima si orienta soprattutto verso soluzioni di qualità che non sempre si trovano sul mercato. Le richieste si focalizzano su tagli da 100-150 mq per una spesa compresa tra 150 e 200 mila euro.
L'abbondante offerta sul mercato è spiegata dal fatto che alcune aziende hanno dismesso le loro attività affittando capannoni e uffici annessi e perché molte aziende hanno deciso di spostarsi in strutture all'interno di centri direzionali situati nelle zone periferiche e nell'hinterland.
A ricercare gli uffici sono studi professionali, società finanziarie o amministrative.
I prezzi degli uffici sono compresi tra 1800 e 2200 euro al mq, mentre i canoni di locazione oscillano da 96 a 160 euro al mq annuo.

Palermo
Sul mercato degli uffici si registra una diminuzione di prezzi e dei canoni di locazione. L'unica zona, dove si registra una buona domanda di uffici, è quella che si sviluppa intorno al Palazzo di Giustizia, piazza Vittorio Emanuele Orlando, corso Alberto Amedeo, corso Camillo Finocchiaro Aprile, dove si segnala una buona domanda da parte di avvocati e professionisti che ricercano tagli medi di 90-120 mq. Per una soluzione in buono stato si spendono cifre medie di 1300-1500 euro al mq. Per gli affitti si registrano canoni medi di 600-700 euro al mese.
E' bassa la percentuale di investitori su questo segmento.

Bata nuovo format

La nuova strategia di posizionamento di Gruppo Bata trova la sua espressione più evidente nello sviluppo di un nuovo modello di negozio, il Bata Metro Store, che nella sua struttura rispecchia il business model adottato dall’azienda a livello europeo: una collezione costruita secondo cluster e unit per offrire prodotti mirati per ogni pubblico di riferimento. Il Bata Metro Store aperto presso il centro commerciale Le Corti Venete a S. Martino Buonalbergo (VR) è il primo in Italia e il terzo in Europa dopo le aperture in Polonia e Slovacchia. Un layout completamente rinnovato, nuovi percorsi semplificati, visual e comunicazione differenziati per cluster, questi gli strumenti per conquistare una nuova clientela e facilitarla nelle proprie scelte d’acquisto. Ogni cluster è contestualizzato con layout e strumenti visual specifici per renderlo immediatamente identificabile e riconoscibile. Il percorso d’acquisto si apre da un lato con proposte dedicate alla clientela femminile, prodotti di tendenza molto appetibili sia nello stile che nel prezzo, FRASH, la linea per le più giovani, FASHION CLUB per le più fashion e attente alla femminilità. Unitamente a queste si posizionano all’ingresso del negozio anche le linee più casual e sportive per uomini e donne tra i 20 e i 45 anni. In seconda battuta, verso la parte centrale del punto vendita, si trovano le collezioni tradizionali di Bata, con calzature ed accessori per una clientela più adulta e con un occhio di riguardo alla qualità e al comfort. La parte posteriore del punto vendita è invece presieduta dalle aree dedicate al bambino, agli accessori e all’area relax, con calzature per tutti coloro che si vogliono rilassare in casa.

Bata è la prima azienda italiana nel dettaglio delle calzature ed è presente sul mercato nazionale con i marchi Bata e Athletes World. Vanta ad oggi una rete capillare di oltre 500 negozi diretti e in franchising sia in Italia che all’estero.

Cellulari franchising

Grazie alla formula franchising è possibile avviare un’attività nel settore della vendita di cellulari e di accessori senza investire cifre esorbitanti.
È uscito un nuovo modello di cellulare.
“E di quello vecchio che ne faccio?” Una risposta la offre il Mercatino del cellulare, un network di punti vendita in franchising dove l’usato viene ritirato a prezzi di mercato, consentendo così di avere modelli sempre aggiornati recuperando il valore di quelli vecchi.

Subway fastfood franchising supera MacDonald's

La catena di fastfood Subway franchising ha confermato di aver superato McDonald’s per numero di ristoranti in giro per il mondo nel 2010. La società specializzata nella produzione di panini conta ora 33.749 negozi, mentre quelli dei BigMac sono fermi a 32.737 locali. I numeri sono stati diffusi attraverso un documento ufficiale della Securities and Exchange Commission, l’ente che si occupa della vigilanza sulla borsa valori.
Il primo ristorante della catena fu aperto nell’estate del 1965 da Fred De Luca, che all’epoca aveva appena 17 anni. De Luca si fece prestare mille dollari da due amici di famiglia per aprire il negozio con la speranza di potersi così pagare il college. Il locale si trovava all’incrocio tra la East Main Street e la Boston Avenue a Bridgeport, una città del Connecticut. Il posto inizialmente non era un granché, eppure incuriositi dalla novità in pochi giorni registrò l’arrivo di numerosi clienti. Poi arrivarono la pubblicità sulla radio locale e la decisione di chiamare il locale “Pete’s Subs”, in onore di uno degli amici di famiglia che prestarono i soldi a De Luca e per ricordare i “submarine sandwich”, i panini imbottiti fatti con gli sfilatini.
Gli affari andavano bene e spinsero De Luca ad aprire altri negozi insieme a Peter “Pete” Buck, cambiando il nome in “Subway” e fondando la società Doctor’s Associated. Questa scelta portò a una diretta conseguenza sugli arredi e le decorazioni dei ristoranti della nascente catena, ispirati alla metropolitana di New York.
Subway è ora la catena di ristorazione con il più alto numero di locali al mondo. Nel corso degli anni ne ha aperti anche in zone insolite come le basi militari statunitensi in Iraq e Afghanistan, nei campus universitari e anche all’interno del Pentangono. Nella classifica di Forbes ha raggiunto nel 2008 la seconda posizione come migliore catena di franchising. De Luca ora ha un patrimonio che si aggira intorno agli 1,5 miliardi di dollari.
McDonald’s ha incassato la sconfitta numerica dicendo di mirare alla qualità dei propri prodotti e non alla quantità di ristoranti. La società è comunque presente in un maggior numero di paesi rispetto a Subway. I ristoranti McDonald’s friggono tonnellate di patatine fritte in 117 paesi, mentre Subway prepara i suoi panini in 95 paesi. Né McDonald’s né Subway hanno comunque ancora superato il colosso dei fastfood Yum! Brands che controlla catene come KFC, Pizza Hut e Taco Bell. La società possiede 38mila ristoranti in franchising in tutto il mondo e continua a crescere molto rapidamente, soprattuto nei paesi emergenti.

Apre nuovo store Original Marines a Firenze

Nuovo store Original Marines a Firenze
A tagliare il nastro di partenza della stagione “nuove aperture 2011” domani, sarà il kid store fiorentino domani che, con 120 mq e 4 vetrine, occuperà un spazio espositivo di grande rilievo.

Il negozio sarà realizzato secondo il nuovo concept Original Marines che trasforma il tradizionale negozio in uno “store aperto”, moderno e innovativo.

L’apertura rientra nel piano strategico del Gruppo, che prevede il raggiungimento di 800 punti vendita franchiasing sul territorio nazionale con l’inaugurazione entro l’anno di 38 nuovi store, tra diretti e franchising, che interesseranno la Toscana, la Lombardia e l’Emilia Romagna.

Original Marines, che ha chiuso il 2010 con un fatturato pari a 190 milioni di euro, prevede inoltre per l’anno in corso di rinnovare altri 40 negozi.

Airest franchising sbarca in Cina con pizza e pasta

La veneziana Airest franchising servirà pasta e pizza ai cinesi. È vicino l’accordo con il colosso Maxim’s Caterers Limited, che porterà fino a mille nuove aperture nel paese asiatico attraverso la formula del franchising. Il gruppo di Hong Kong, già concessionario di importanti catene quali Starbucks e Kentucky Fried Chicken, è intenzionato ad inaugurare nei prossimi anni in Cina centinaia di locali ad insegna «Briccocafè », dedicati alla pasta ed alla pizza. Il contratto per l’utilizzo del marchio della società del gruppo Save potrebbe essere firmato a breve: una delegazione di dirigenti del gruppo orientale è attesa oggi a Venezia, per avviare l’ultimo e decisivo round di trattative. «Ci troviamo in fase avanzata e puntiamo a chiudere l’accordo nelle prossime settimane», conferma l’amministratore delegato di Airest, Monica Scarpa.

mercoledì 9 marzo 2011

Iniziati i lavori al centro Apple di Rozzano

Al centro commerciale Fiordaliso di Rozzano sono iniziati i lavori per il nuovo negozio Apple. Alzata la tipica barriera nera che segnala il cantiere aperto. Il punto vendita, se tutto andrà come previsto e se questo è compatibile con i tempi stabiliti da Apple, potrebbe aprire entro un paio di mesi.
Sono partiti i lavori del nuovo Apple Store Fiordaliso. Tra la serata di ieri e la mattina di oggi presso il centro commerciale di Rozzano, nell'hinterland di Milano, dove Macitynet ha già indicato, ormai lo scorso mese di dicembre, essere prossimo l'arrivo dello store, è stata alzata la tipica barriera nera che viene utilizzata per mascherare i lavori all'interno dei negozi Apple in allestimento.
Secondo quando abbiamo potuto apprendere, l'intervento di allestimento è in corso e il cantiere è aperto; lo spazio di vendita dovrebbe essere omologo a quello dei precedenti negozi italiani; intorno quindi ai 400 metri quadrati. La collocazione, come abbiamo già riferito, è strategica; si trova nella nuova e più moderna ala del centro commerciale, molto vicino ad una delle entrate principali e in testa ad un corridoio che conduce al supermercato e in quanto tale in un punto di grande visibilità.
Se il lavoro non darà complicazioni è molto probabile che il negozio potrebbe essere pronto per il mese di aprile, in coincidenza con il periodo in cui potrebbero essere inaugurati gli store di Bologna e Firenze. Secondo alcune fonti che riteniamo affidabili anche il negozio di Napoli, collocato al centro commerciale Campania di Marcianise, avrebbe tempi molto stretti. Questo potrebbe voler dire che prima dell'estate i negozi Apple in Italia potrebbero passare da quattro a sette. Quello di Catania dipende per la sua apertura dai tempi dettati dal centro commerciale Felix di Misterbianco dove, con ogni probabilità, sarà collocato il nuovo store.

martedì 8 marzo 2011

Nasce Ubik, nuovo modello di libreria in franchising

Il 2011 si apre all’insegna di nuove sfide per il retail in franchising del Gruppo Giunti & Messaggerie. Il 3 gennaio è stata infatti costituita, con scissione da Fastbook spa, la nuova Società UBIK srl che si posiziona autonomamente tra le attività della Holding.
“Partiamo con 23 punti vendita consolidati e di ottima immagine. La nostra mission perseguirà e rafforzerà l’idea di aprire librerie di qualità che siano protagoniste culturali nella città in cui si insediano, con obiettivi ben chiari per gli Affiliati e per la nostra Azienda – dichiara Roberto Tattini, AD della nuova società –.
Le nostre previsioni – continua - motivate da un primo lavoro di scouting di due eccellenti professionisti dedicati allo Sviluppo, sono quelle di aprire ad insegna UBIK un numero importante di Punti Vendita ambendo, entro il prossimo triennio, ad una posizione di riferimento nel franchising librario italiano. Ubik è modello di libreria indipendente di sicuro appeal, supportato da un know how pragmatico ed efficiente, da assortimenti ampi e profondi, dalla professionalità dei nostri librai, dai servizi esclusivi Fastbook (azienda leader in Italia nella distribuzione all’ingrosso con un assortimento costante di oltre 150.000 titoli).
Ubik si propone come un vero - ed unico - modello alternativo di aggregazione, dove i suoi Affiliati sono i protagonisti non solo nella propria libreria ma nell’insieme delle logiche dell’Azienda.
Ci rivolgiamo quindi prevalentemente ad imprenditori dinamici che abbiano una visione moderna dell’attività libraria e contemporaneamente siamo molto disponibili nel valutare proposte di librai indipendenti radicati sul territorio che desiderano crescere migliorando il proprio business in termini di qualità e redditività”.

Nuova campagna pubblicitaria per Natuzzi franchising

Una nuova campagna di comunicazione, un dialogo tra carta e web: “Natuzzi. Benvenuti a casa”. E’ questo il pay off che sintetizza la campagna pubblicitaria lanciata dall’azienda pugliese anche sui nuovi canali digitali e che per la prima volta sarà firmata con il logo “Natuzzi. Benvenuti a Casa” affiancato all’insegna Divani & Divani by Natuzzi la catena italiana di negozi in franchising specializzata in divani, poltrone e complementi d’arredo. Natuzzi oltre al modo di comunicare cambia anche l’offerta di prodotto che comprende anche pareti attrezzate, lampade, tappeti ed accessori. Il nuovo concept creativo è nato da un’idea dell’agenzia BCube in collaborazione con l’azienda.

Choice Hotels 40 nuoi albergi in Italia ed Europa

Nel 2010 Choice Hotels International, il gruppo leader nel franchising alberghiero cui fanno capo i marchi Comfort, Quality e Clarion, ha aperto in Europa 40 nuove strutture tra Germania, Norvegia, Italia e Repubblica Ceca. La crescita maggiore si è avuta in Francia con 25 nuovi alberghi, soprattutto nella regione sud-ovest che comprende Lourdes e Perpignan. In Italia ha aperto invece il Clarion Collection Arthotel & Park Lecce, in Puglia.

Casadei franchising

Casadei ne ha fatta tanta di strada, a partire dal piccolo laboratorio artigiano di San Mauro Pascoli in cui tutto ebbe inizio più di mezzo secolo fa. E continua a farne, grazie a un piano di sviluppo retail che prevede il presidio di mercati sempre nuovi, con la distribuzione diretta dei propri prodotti (come avviene negli show room di Milano e New York e nelle boutique di Milano, Firenze, Rimini e Capri) o tramite punti vendita in franchising, affidati a partner selezionati che condividono i valori del brand. Su questo fronte, la novità più recente è costituita dall’apertura della boutique di Cannes, in Rue D’Antibes 99. Progettata dall’architetto Claudio Pironi, si caratterizza per l’uso di vetrate che creano un’atmosfera avvolgente di luci e riflessi, mentre le pareti laterali sono retro smaltate nere o rivestite da lastre semi-specchiante e serigrafato con un pattern a strisce asimmetriche color argento. Completano l’ambiente le cornici in acciaio lucidato e i rivestimenti in pelle bianca, che impreziosiscono vetrine e arredi. Prossima tappa, imminente, è Casablanca, dove il nuovo flagship store di 200 metri quadri, sarà dominato dal pavimento in Travertino Osso, una varietà pregiata della pietra millenaria. E poi, a metà settembre, sarà la volta della boutique di Roma, a ribadire l’intatto legame che Casadei, marchio di respiro internazionale, mantiene con l’Italia e con il made in Italy: un concetto che in tutto il mondo è sinonimo di qualità e cura del dettaglio e che, non a caso, ha conquistato anche star del calibro della cantante Katy Perry, che per il proprio matrimonio ha voluto indossare un «pezzo unico» creato apposta per lei da Casadei, basato su un ricamo vintage risalente a parecchi anni fa e rielaborato con strass e paillettes provenienti dall'archivio storico dell’azienda. Ed è stato ancora Casadei, lo scorso 13 febbraio, ad accompagnare la diva americana alla cerimonia di consegna dei Grammy Awards, gli Oscar della musica. In quell'occasione, Katy ha calzato una décollettée spuntata con doppio plateau in raso argento, con Swarovski applicati. La Perry, comunque, non è l’unica «celebrity» ad affidare i propri piedi alle creazioni di Casadei: tra le clienti più affezionate, infatti, figurano anche Eva Mendes, Anne Hathaway, Beyoncé e, in Italia, Ilary Blasi, Alessia Marcuzzi e Belen Rodriguez.

Il franchising INK3 apre a Campobasso

Anche a Campobasso ha aperto il negozio di cartucce in franchising INK3, specializzato in cartucce compatibili, toner, cancelleria e stampa personalizzata.
INK3 è la catena di franchising specializzata nella vendita di cartucce compatibili, originali, toner, ttr, carta e cancelleria. L’apertura di un nuovo negozio di cartucce in franchising a Campobasso rende ancora più ampia la rete di negozi INK3, che oggi vanta circa quaranta negozi di cartucce in franchising dislocati in tutta Italia. Il nuovo negozio di Campobasso si trova in Via Mazzini, 132 ed è pronto ad offrirti una vasta gamma di prodotti e servizi. INK3 propone qualunque cartuccia compatibile e può indicarti il toner giusto, sempre all’insegna della qualità e del risparmio. Il negozio di cartucce in franchising di Campobasso può inoltre essere considerato un vero e proprio centro polifunzionale dove usufruire dei nuovi servizi di stampa digitale e in off-set, che ti permetteranno di stampare foto, biglietti da visita, manifesti o addirittura di personalizzare tantissimi gadget originali.
Le cartucce compatibili Ink3 sono tutte testate e garantite, permettono di risparmiare fino all’80% senza mai rinunciare alla qualità. È in questo modo che ogni negozio Ink3 assicura la convenienza sia per i privati che per le aziende.

Holiday Inn Express franchising apre a Reggio Emilia

Aprirà ai primi di aprile l’Holiday Inn Express di Reggio Emilia: con 104 camere, a due km dal centro città, la struttura, in franchising, appartiene alla stessa proprietà di Parma. Primariamente diretto al segmento business, data la vicinanza al centro commerciale I petali, con i suoi brand famosi, ambisce a catturare anche il leisure. “E’ il primo albergo in Italia a far parte della terza generazione Holiday Inn Express - commenta Rosanna Badalamenti, country marketing manager Italy & Iberia Ihg -; ha dunque una nuova stilizzazione della camera, con la possibilità di scelta del cuscino, la percezione di suoni e profumi”. Obiettivo dell’importante operazione che ha coinvolto il brand “è offrire al cliente la stessa sensazione, da Hong Kong a Reggio Emilia”. Altra nuova apertura, prevista per i prossimi mesi, è quella dell’Holiday Inn Suites Naples-Gricignano, in provincia di Caserta. “Con 124 camere, sarà il primo Holiday Inn Suites in Italia”, precisa Badalamenti.

Lastminuteclick.it franchising

Lastminuteclick.it apre al franchising. Una scelta che si basa sullo straordinario successo ottenuto dal portale turistico on line. Più di 2.000.000 di visite mensili, infatti consentono di annoverare Lastminuteclick.it tra i portali leader nel settore dell’organizzazione on line di viaggi.
Nei prossimi mesi, nelle maggiori provincie italiane sorgeranno le prime filiali, denominate Lastminuteclick Point, che consentiranno di usufruire delle offerte proposte dal portale, anche off line.
Un progetto dettato dall’esigenza di allargare il raggio d’azione del portale, consentendo alla larghissima fascia di italiani che, pur ricercando offerte e last minute sul web, continua a preferire le agenzie nel perfezionare l’acquisto del viaggio.
Ed è proprio per questa grande percentuale di utenti che Lastminuteclick.it ha deciso di affrontare la sfida del franchising viaggi. A loro sarà infatti data la possibilità di approfittare delle migliori offerte turistiche del mercato italiano anche in agenzia.
I Lastminuteclick Point, infatti, saranno presenti nei prossimi mesi, nelle più grandi provincie italiane, e la loro gestione sarà affidata a professionisti attentamente selezionati. Agli affilati, infatti, sarà offerto, mediante azioni di alta formazione, il know-how in termini di conoscenza turistica, marketing e web-marketing, oltre ad un software gestionale all’avanguardia, che consente una facile e corretta conduzione aziendale.
“Il nostro progetto – spiega Gennaro Niola, Managing Director di Lastminuteclick.it - basa la sua efficacia sul grande successo ottenuto e riconosciuto negli anni dai milioni di utenti che si affidano a noi, scegliendo tra quelle che sono le migliori proposte turistiche sul mercato italiano, negoziate in esclusiva con i maggiori tour operators, operanti nei viaggi e nelle crociere”
“35 filiali in tutta Italia, nei prossimi 24 mesi, la cui ubicazione sarà oggetto di una attenta analisi volta a garantire, ad ognuna di esse, ampie zone in esclusiva” – continua Niola- “ rappresentano il nostro obiettivo immediato”.
Un brand affermato, i migliori contratti commerciali sul mercato italiano, amplissima visibilità on line, più di 2.000.000 di utenti mensili, più di 50.000 clienti soddisfatti ad oggi: queste sono le vantaggiosissime condizioni su cui punta la sfida Franchising Lastminuteclick.

lunedì 7 marzo 2011

Termini Imerese al posto della Fiat negozi e un complesso industriale

A fine anno cesserà di produrre Lancia Ypsilon, poi la Fiat lascerà il posto a un maxi polo industriale multiproduttivo, dove alle auto elettriche si affiancheranno studi per la produzione di fiction tv. E' questo il futuro dello stabilimento di Termini Imerese secondo quanto previsto dall'intesa raggiunta ieri tra le parti e alla firma ufficiale domani, a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico.

L'accordo di programma coinvolge da un lato il ministero, la Fiat, la Regione Sicilia, la Provincia di Palermo e l'Area di sviluppo industriale (Asi) proprietaria delle aree. Dall'altro i sette gruppi che hanno presentato proposte per iniziative industriali nel polo siciliano della Fiat. L'investimento complessivo è di oltre un miliardo con 650 milioni di euro attesi dalle aziende private ed altri 350 dai soggetti pubblici coinvolti, mentre in termini occupazionali i posti lavoro dovrebbero diventare 3.300 dai circa 1.500 attuali della Fiat.

E proprio sul ruolo della Fiat nella riconversione è nata la prima polemica. Nel corso dell'audizione di stamattina a Montecitorio 1, Sergio Marchionne ha ribadito la disponibilità dell'azienda a collaborare, ma ha chiesto come garanzia "che tutti i nostri lavoratori ricevano una lettera di assunzione dalla futura proprietà". La risposta del presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, è stata secca: "Apprendo
dalla parole dell'amministratore delegato Sergio Marchionne di una presunta volontà della Fiat a collaborare per Termini Imerese - dice Lombardo -. Per il bene di questa nostra area industriale chiedo soltanto che non si faccia più vedere e sentire".

I sette progetti - Tornando all'accordo di programma, due dei sette grandi investitori sono del settore automotive: la De Tomaso di Gian Mario Rossignolo (auto di lusso) e la Cape Reva di Simone Cimino (auto elettrica). Le altre cinque spaziano dall'energia (Bio Gen Termini, pannelli solari) alle serre fotovoltaiche (Ciccolella), dalla grande distribuzione (Newcoop), negozi franchising, alla produzione di protesi mediche (Lima) fino al mondo delle fiction (Med Studios). Rimane invece in 'stand by' l'ottava proposta, giunta in ritardo, della DR Motor Company (settore auto), che potrebbe rientrare in gioco qualora, ha spiegato il ministro Paolo Romani, "laddove qualcuna delle iniziative non dovesse avere il percorso da noi immaginato".

I sette citati sono i progetti approvati dopo essere stati inseriti nella lista ristretta stilata da Invitalia, advisor per l'operazione. Gli investimenti pubblici sulla riconversione del polo di Termini Imerese ammonteranno a 450 milioni di euro: 100 milioni dal Ministero dello sviluppo e 350 milioni dalla Regione Sicilia (di cui 200 milioni per la reindustrializzazione del sito e 150 per le infrastrutture).

"Da una situazione di crisi ne abbiamo ricavato una straordinaria case history italiana di ristrutturazione aziendale, industriale, che dà anche alla Sicilia la possibilità di raddoppiare l'occupazione", ha commentato il ministro Romani annunciando l'intesa. Ora, ha aggiunto il ministro, "è ovvio che si deve cominciare a lavorare" e che le sette aziende in ballo "devono assumersi tutti gli oneri e tutti i rischi di impresa che ci sono comunque". I sindacati hanno espresso prudente soddisfazione per l'accordo: "Ora aspettiamo i fatti", dicono tutti, mentre la Cgil rinvia il giudizio a "quando ci sarà un piano chiaro".

A Torino Palazzo del Lavoro nuova vita

Palazzo del Lavoro muove i primi passi per ritrovare nuova vita, dopo anni di abbandono. La creatura dell'architetto Nervi, progettata e costruita per le celebrazioni del centenario dell'Unità d'Italia, diventerà una galleria commerciale, con spazio spettacoli, ma anche una meta turistica, capace di attrarre milioni di visitatori. Un investimento imponente: 145 milioni di euro, di cui un centinaio solo per trasformare l’edificio.

Dopo il passaggio del palazzo dal Demanio alla Città c'erano stati falsi allarmi sulla sua destinazione. Firmato l’accordo nei mesi scorsi con Pentagramma Piemonte, la società metà di Gefim e metà di Fintecna, il progetto è pronto e manca solo l'approvazione del Consiglio Comunale. «I lavori partiranno entro il prossimo anno – annuncia Stefano Ponchia, ad di Pentagramma - mentre l’inaugurazione è stata fissata per il 2014. Speriamo però di poter anticipare i tempi».

Il fabbricato è imponente: pianta a base quadrata con i lati da 150 metri ognuno, 22.500 mq, la cui copertura è sorretta da sedici grandi colonne di cemento, alte 25 metri. L’idea è quella di farne uno shopping center atipico, sfruttando l’appeal turistico di questo edificio. Già oggi, lo scheletro arrugginito del Nervi, riesce a richiamare un migliaio di visitatori l’anno. Tante sono infatti le richieste di tour arrivate a Gefim. Secondo Ponchia «Palazzo del Lavoro ha le capacità per diventare importante quanto il Guggenheim a Bilbao. Sarà in grado di portare a Torino dai 4 ai 6 milioni di turisti».

Non solo negozi, ma spazi a disposizione dei passanti: a partire dal verde. Sarà creata una grande piazza sul Parco come era nel progetto originale e anche gli alberi che dovranno essere abbattuti per il cantiere saranno ripiantati. La riqualificazione del Palazzo sarà condotta con la supervisione costante della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici.

Nell'area troveranno posto 56.300 mq di parcheggi interrati, 1.800 posti auto, cento negozi, anche franchising, su tre livelli, piazze, terrazze panoramiche verso il Parco e verso l'interno dell'edificio. «E' un progetto di gruppo, di sinergie di vari operatori.

Un'operazione che ridà uno spazio alla città – ha spiegato il progettista Alberto Rolla - Non sarà un centro commerciale comune: il nostro obiettivo sarà quello di relazionare il privato, negozi e ristoranti appunto, con gli spazi pubblici. All’interno ci sarà un’arena in grado di accogliere concerti e spettacoli».
Fonte: La Stampa

domenica 6 marzo 2011

Ikea investe 20 milioni di euro per istallare 150.000 pannelli solari

Se esistesse una classifica delle catene di centri commerciali e di negozi franchising più ecologici del mondo, probabilmente al primo posto ci sarebbe Ikea. Dopo le varie iniziative sul riciclaggio, le lampadine a risparmio energetico e le politiche forestali, il colosso svedese si lancia alla conquista del campo energetico.
Già in passato, nel triennio 2007-2010, era riuscita a tagliare enormemente i suoi consumi grazie ad un investimento di 12 milioni di euro in efficienza energetica, ma ora vuol fare di più ed ha deciso di autoprodursi l’energia di cui ha bisogno. Per questo ha annunciato un investimento di 20 milioni di euro al fine di installare 150 mila pannelli solari fotovoltaici sui tetti dei suoi negozi, in modo da produrre almeno una parte dell’energia utilizzata.

Nuovo Appe store ad Hong Kong

Macrumors ha pubblicato alcuni dettagli sul nuovo Apple Store di Hong Kong. Lo store impegnerà lo spazio finora occupato da dieci negozi su due piani nel centro commerciale dell’International Finance Center, uno dei grattacieli più alti del mondo. Apple pare abbia previsto già anche un secondo Store per questa città, per un investimento complessivo di circa 40 milioni di dollari (circa 28,5 milioni di euro). La Cina rappresenta un mercato strategico e in rapida crescita per Apple. Sono già quattro gli Apple Store presenti nel paese (due a Shanghai, due a Pechino) e pare che questi siano i più redditizi e più visitati al mondo (oltre 40.000 visitatori per negozio al giorno, 4 volte più della media degli Stati Uniti).

Parte Lesa Franchising

Imprese in rosa: aprire uno studio di infortunistica stradale in franchising
Le donne che sognano di avviare uno studio di consulenza o di servizi, da oggi hanno un’opportunità in più: quella di affiliarsi ad una rete nazionale per aprire un’agenzia di infortunistica stradale.
A proporre il franchising è il marchio Parte Lesa www.partelesa.it azienda con sede a Padova, specializzata nel settore dell’infortunistica e delle pratiche di risarcimento danni.
I settori in cui un’agenzia di disbrigo pratiche risarcitorie può operare sono: malasanità, infortuni sul lavoro, conciliazione, rivalsa del datore di lavoro, incidenti stradali.
L’azienda, una Spa formata da una rete di professionisti specializzati nel ramo risarcimenti ha lanciato l’idea del franchising per avviare dei punti vendita su tutto il territorio nazionale.
L’affiliazione è aperta sia a uomini che donne. Queste ultime sono state anche oggetto della campagna pubblicitaria di email marketing che l’azienda sta realizzando in questi giorni attraverso i media.

Il Governo deve riconoscere il franchising

Il Franchising spinge lo sviluppo

Le aziende riunite nelle associazioni di categoria chiedono l’apertura di tavoli tecnici per supportare il settore

Assofranchising, Confimprese e Fif-Confesercenti rivolgono al Governo un appello congiunto attraverso cui chiede un riconoscimento per le imprese del settore franchising. Non esiste un codice Ateco per monitorare il comparto che peraltro da tempo mostra un andamento positivo: è fisiologico infatti che in un momento di rilancio in uscita dal periodo di crisi, avviare un’impresa con finanziamenti e le agevolazioni che il franchising di per se propone (perché in gran parte legato alla fatturazione della struttura avviata) può essere un’opzione interessante da percorrere.

L’ultima fotografia del mercato del Franchising nel nostro Paese riporta un business da 21,7miliardi di euro di fatturato, per un volume di occupazione di 180mila addetti impegnati in oltre 53mila punti vendita. Si è trattata in definitiva di una valida altenrativa alla disoccupazione per chi ha avuto un po’ più di capacità di rischio imprenditoriale e – inutile negarlo – anche un piccolo capitale da investire.

Inoltre una maggiore attenzione viene richiesta rispetto al tema della formazione professionale per il settore, contrattualmente essa pè difatto a carico dell’affiliante e ciò naturalmente genera una distorsione a favore di chi ha un business che funziona, laddove la formazione sarebbe opportuno fosse considerata principalmente come occasione di rilancio attraverso l’incremento competenziale.

Assofranchising, Confimprese e FIF si sono dunque unite per manifestare il proprio dissenso avverso quella che secondo le associazioni di categoria è una scarsa risposta del Governo a tale esigenza, chiedendo di proporre una serie di incontri istituzionali ai Ministeri del Lavoro, dell’Economia e Finanza e dello Sviluppo Economico al fine di aprire un dialogo su questo interessante tema spesso sottovalutato strumento strategico per l’affermazione e la crescita della piccola e media impresa.

Franchising alternativa al posto fisso

Tra i giovani di questa generazione è un argomento di grande attualità il dover scegliere se puntare ancora con sicurezza al titolo di laurea o invece puntare ad un lavoro che richiede manualità. Il franchising si è posto questo problema per affrontare una esigenza del mercato, in questa fase di ricerca anche vecchi lavoro come le "sartorie" sono nate in Europa e poi in Italia.

Verificando tra le inchieste dell'Osservatorio di InfoFranchising.it si vede come casi di successo che si sono tramandati per generazioni, i sarti e le sartorie artigianali, siano diventati ora dei format, alcuni affermati, in franchising.
"In Europa le idee di questo tipo sono state segnalate già alla fine degli anni novanta - segnala InfoFranchising.it - in Italia le catene si sono invece frammentate e sono su un paio di casi possiamo segnalare dei veri e propri format nazionali.

Sicuramente l'offerta si è maturata sulla base della stessa esigenza e per rispondere alla domanda crescente di lavori che puntano al recupero della "manualità" , soprattutto dopo che il titolo di studio, soprattutto la laurea, non è più garanzia di occupazione." Tra i marchi che l'Osservatorio di InfoFranchising cita c'è Xò officina tessile, Mr.Cucito, Orlo e Via, Cucio e Stiro, Cucitalia e Cucitutto.

"Tutte le idee ed i format possono avere lati positivi - conclude la nota di InfoFranchising.it - ma nel franchising non c'è mai una ricetta che porta al successo al 100%. In questo caso il successo è condizionato da una vera e propria propensione al lavoro artigianale, alla cura ed attenzione al prodotto ed al cliente mentre è decisamente più contenuto l'investimento rispetto ad altre proposte. Ma non puntare mai al Franchising con un acquisto d'impulso, il successo altrimenti può diventare un'utopia".

sabato 5 marzo 2011

Offerta di Lavoro ipermercato Leclerc Conad Torino

Ipermercato LECLERC CONAD Torino
ricerca :
AREA MANAGER SETTORE FOOD
La persona prescelta avrà il compito di garantire: il controllo e la supervisione del circuito merci e dell’area vendita; la corretta applicazione delle linee guida su display e lay-out merceologico (ordinario e promozionale); il raggiungimento degli obiettivi di vendite, la produttività e redditività dei reparti all’interno dell’area di competenza; il mantenimento degli standard qualitativi di allestimento, immagine e servizio; il coordinamento e controllo, su delega del Direttore, dell’attività dei Capi Reparto.
Ci rivolgiamo a persone che già ricoprono posizioni analoghe o che stanno svolgendo da qualche anno in posizione di capo reparto, ruoli di coordinamento e gestione in punti vendita della grande distribuzione con esperienza in più reparti dei settori food.
Completano il profilo ideale: un forte orientamento al risultato, spirito di iniziativa, capacità di relazione e gestione gruppi.

Il ricilo di rifiuti hi-tech diventa automatico

Uno sportello elettronico simile ai distributori di DVD o agli sportelli bancomat, che però prende piccoli dispositivi elettronici destinati ad essere riciclati e in cambio restituisce un valore in denaro all'utente. Sembra fantascienza e invece si tratta dei macchinari progettati in California da una start-up di San Diego, la ecoATM, che ha già sistemato circa 15 dispositivi in negozi e centri commerciali nella regione del sud della California.
Un'idea totalmente innovativa che rende del tutto automatico il riciclo dei rifiuti elettronici. "I nostri sistemi di prova nel corso dell'ultimo anno e mezzo hanno avuto successo perché forniamo ai consumatori quello che vogliono: facilità d'uso, valore migliore, e il pagamento immediato per la loro elettronica", ha detto Tom Tullie, presidente e amministratore delegato di ecoATM.
L'incontro con la macchina intelligente è facilitato da uno schermo laterale che dispensa istruzioni per il corretto utilizzo. In pratica l'utente potrà inserire il dispositivo elettronico da riciclare - un vecchio telefono cellulare, un pc che non funziona più, un lettore mp3, un videogiochi ecc. - in una specie di fornetto. Dopo aver 'inghiottito' l'oggetto in questione, la macchina analizzerà al dettaglio il prodotto rilevandone le caratteristiche principali, tra cui la marca e il modello. Dopodiché calcolerà una stima del valore in denaro dello stesso e - una volta accettati i termini di contratto - l'utente potrà ritirare i soldi in denaro dallo stesso sportello, oppure ricevendoli come buono sconto presso il rivenditore che ospita la macchina. L'iniziativa commerciale potrebbe svilupparsi anche creando una serie di negozi franchisng con nuove opportunità di lavoro.

Ottica Aavnzi apre due negozi a Roma

In controtendenza con la situazione di stallo che il settore sta vivendo, Ottica Avanzi si impone in un mercato frammentato che conta la presenza di ben 634 negozi appartenenti a catene, 5.425 punti vendita organizzati in gruppi d’acquisto e più di 4.000 ottici indipendenti.

Le prossime aperture saranno a Roma sabato 5 marzo, in Via Boccea e sabato 12 marzo, nel Centro Commerciale La Romanina, in Via E. Ferri e porteranno i punti vendita a 126, sparsi su tutto il territorio nazionale con oltre 1 milione di clienti serviti.

Nel 1999, il marchio Avanzi è entrato a far parte di un grande gruppo Internazionale: un tempo Pearle Europe oggi Grand Vision B. V., presente in 40 Paesi con 4000 negozi franchising e oltre 20.000 dipendenti. Un legame che ha consentito e consente ad Ottica Avanzi di caratterizzarsi per un altissimo livello qualitativo e per la possibilità di proporre alla propria clientela griffes di primo livello ad un prezzo estremamente competitivo.

Trony resuscita Ponte Milvio a Roma

Damiana Verucci Era il fiore all'occhiello di un nuovo modo di intendere il mercato rionale: sotto i tradizionali banchi, sopra negozi e marchi alla moda. Ma a due anni circa dall'inaugurazione del mercato di Ponte Milvio a via Riano, i 40 operatori commerciali ai piani superiori della struttura hanno abbassato la saracinesca in modo definitivo. Al loro posto, ora, dovrebbe arrivare il negozio di elettronica a marchio Trony più grande del Centro Italia, una notizia salutata positivamente dai proprietari dei banchi che stanno resistendo ai venti avversi della crisi, e che sperano che il nuovo negozio, adeguatamente pubblicizzato, sarà in grado di riportare clientela all'interno del mercato. L'ufficialità dell'operazione ancora non c'è, ma tra gli operatori presenti nella struttura la notizia non è più tanto segreta. Non si dice niente, invece, sui tempi anche se a giudicare lo stato in cui si trova il piano superiore, con i negozi tutti chiusi e l'aria di un certo abbandono, potrebbero essere piuttosto lunghi. Ormai, tuttavia, si guarda al futuro. Anche perché la storia di Ponte Milvio è quella di un progetto nato male e finito peggio. Erano una quarantina i negozi, tra boutique e ristoranti, più una banca, un ufficio postale e una sede decentrata del XX Municipio. Un fiore all'occhiello per chi quel 7 maggio del 2008 assistette all'inaugurazione, rivelatosi invece un fallimento. Attualmente i proprietari dei banchi parlano di profonda crisi, per questo la notizia del negozio a marchio Trony è salutata con grande entusiasmo.

"Centri in via" a Gorizia e centri commerciali all'aperto

La formula dei ”centri in via” o centri commerciali all’aperto, realizzati attraverso la cooperazione degli esercenti, indica la giusta direzione per riqualificare le aree storiche delle città e rispondere in modo intelligente alla sfida della grande distribuzione. Iniziative di questo tipo avranno il pieno sostegno dell’Amministrazione regionale.
È quanto emerso nell’incontro che l’assessore regionale al Commercio Angela Brandi ha avuto oggi, in Municipio a Gorizia, con il sindaco Ettore Romoli e con i commercianti del capoluogo provinciale che, autotassandosi e con la piena collaborazione del Comune, hanno dato vita all’iniziativa ”Le Nuove Vie” per promuovere e rivitalizzare il centro storico dove ci sono alcuni negozi franchising.

Alla riunione erano presenti anche l’assessore comunale al Commercio Fabio Gentile, il presidente della Camera di Commercio Emilio Sgarlata, il presidente dell’Ascom Pio Traini assieme a Beniamino Ursic e Stefano Comelli, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione ”Le Nuove Vie”, alla quale hanno aderito una cinquantina di commercianti del centro storico di Gorizia, recentemente sottoposto a importanti lavori da parte del Comune.

Nuovo centro commerciale I Salici a Sacile

Il nuovo Centro Commerciale “I Salici” di Gallerie Commerciali Bennet S.p.A. sarà inaugurato giovedì 10 marzo a Sacile (PN), comune di circa 21.000 abitanti.

La struttura moderna e funzionale progettata al minimo impatto ambientale è dotata di un parcheggio (sia a raso che in copertura) di 1.100 posti auto gratuiti fornendo così la massima comodità di accesso alla struttura.

Nel Centro Commerciale si potranno trovare, oltre ad un ampio Ipermercato Bennet, una galleria di negozi franchising che forniranno alla clientela un’ampia gamma di servizi permettendo al nuovo punto vendita di diventare un punto di riferimento in grado di soddisfare ogni tipo di bisogno.

Il Gruppo Bennet. S.p.A., nato nella metà degli anni ’60, ad oggi vanta già un portafoglio di 39 Gallerie Commerciali di proprietà, gestisce circa 1.100 negozi tra le più svariate merceologie, più di 200.000 mq affittati oltre 350 insegne diverse ed assicura molti posti di lavoro.

Verona grattacielo con negozi

Una torre alta un centinaio di metri per uffici e negozi franchising che si affacceranno su una grande piazza. Attorno alcune abitazioni e un parco pubblico. Sarà il simbolo della nuova Verona sud il grattacielo dell'Adige city, il nuovo isolato che sorgerà nell'area delle ex Officine Adige, in viale delle Nazioni. È il primo grande ex sito industriale che si incontra poche centinaia di metri dopo il casello autostradale di Verona sud, in direzione centro.
È l'inglese Richard Rogers, uno dei guru dell'architettura mondiale — autore fra l'altro del progetto del Beaubourg di Parigi insieme a Renzo Piano — ad aver firmato il piano di riconversione del compendio, di proprietà del Cis, la Compagnia investimenti e sviluppo dell'industriale Bruno Tosoni.
Con i suoi 136mila metri quadrati destinati al direzionale e al commerciale — più 8.000 di residenziale — quello delle ex Adige è l'intervento più esteso di questa prima tranche di Piano degli interventi. Da solo occupa un terzo dell'estensione si cui si costruiranno negozi e uffici. La torre sarà l'edificio più alto della zona e, almeno nel breve-medio periodo, non dovrebbe avere come concorrenti per altezza le due torri da un'ottantina di metri previste alle ex Cartiere, dove in un primo momento dovrebbe sorgere soltanto un centro commerciale, con vicino un parco e una pista ciclabile.
È passata quasi una decina d'anni da quando Rogers illustrò a Verona il progetto di riqualificazione del complesso di proprietà del Cis, la Compagnia investimenti e sviluppo che, invece, sta concludendo la riconversione dell'ex Foro Boario. Lì nascerà il Verona Forum, un edificio fra viale dell'Industria, via Belgio e via Francia dove è stato costruito un albergo e un centro fitness che verrà gestito dalla Virgin e verrà inaugurato a fine mese. Un altro grande edificio direzionale, con centro congressi e spazi per uffici, nascerà all'ex Manifattura Tabacchi.E.G.

Gli azzurri al centro commerciale di Minucciano

Una rappresentanza di atleti della Squadra Nazionale incontrerà appassionati e tifosi domenica 6 marzo alle ore 15.30, presso il Centro Commerciale Naturale di Minucciano a Roma, prima di dare inizio in serata al ritiro di preparazione al test-match di sabato 12 marzo al Flaminio contro la Francia, quarta giornata dell’RBS 6 Nazioni ed ultima apparizione casalinga degli Azzurri nel Torneo.

Alla sessione di autografi in programma presso i negozi di Piazza Minucciano dove ci sono molti negozi franchising parteciperanno il pilone Andrea Lo Cicero, il tallonatore Carlo Festuccia e le seconde linee Santiago Dellapè e Valerio Bernabò, quest’ultimo originario proprio del quartiere di Roma-Nord.

L’appuntamento con gli Azzurri chiude la serie di incontri tra gli atleti della Nazionale ed i supporters dell’Italia che hanno caratterizzato il 6 Nazioni 2011 della Capitale e che fanno parte del progetto di comunicazione sviluppato da FIR con il sostegno della Confcommercio romana.

Negozi aperti il 17 marzo per la festa dell'Unità d'Italia

VIVA l’Italia, l’Italia dello shopping. I 150 anni dell’unità non verranno festeggiati dai commessi del centro, i clienti li festeggeranno comprando. L’amministrazione ha deciso: Il 17 marzo i negozi del centro storico potranno aprire, non potranno farlo invece quelli della periferia, compresi i centri commerciali e i supermercati che su iniziativa di Esselunga e tramite la loro associazione, Federdistribuzione, avevano chiesto di potere aprire anche loro nel giorno di festa nazionale. Mentre la Coop ha dichiarato la volontà di chiudere, qualsiasi fossero le decisioni.

Spiega il vicesindaco Dario Nardella: «Il 17 marzo è un giorno festivo e i negozi del centro storico possono stare aperti tutti i giorni tranne alcune feste inderogabili, tra cui però non c’è la festa per i 150 anni. Quelli fuori dal centro hanno già le loro domeniche di apertura, anche lì non è prevista la festa per l’unità. Per cambiare le regole avremmo dovuto riconvocare il tavolo di concertazione e il governo, decidendo così in ritardo, non ce ne ha dato il tempo».

Nardella si riferisce al piano degli orari commerciali, varato recentemente ma quando ancora non era stata decisa la festa dell’unità, che stabilisce per i negozi del centro storico e turistico la possibilità di stare aperti sempre, domenica o festa che sia, tranne tre giorni: Natale, Santo Stefano e il primo gennaio. E per quelli fuori del centro storico prescrive invece la chiusura tranne 22 domeniche o festività l’anno, già tutte messe in calendario: se si vuole cambiare e dare deroghe o all’apertura o alla chiusura si deve concertare la novità con le categorie economiche e con i sindacati. «Questo prescrive la legge regionale e noi non possiamo fare altro», conclude Nardella. Ma non tutti sono d’accordo, a partire dai sindacati dei commessi che ricordano a proposito l’obbligo di concertazione come l’anno scorso la deroga alla chiusura del primo maggio, allora ancora considerata festività assoluta prima che fosse depennata dal piano orari del 2011, fu data nonostante il loro no.

MyComm.net franchisng

MyComm.net è il format in franchising che permette agli affiliati di lavorare nel dinamico mercato della pubblicità e di supportare i clienti nell’aumentare qualitativamente e quantitativamente la loro comunicazione promozionale.
I prodotti MyComm.net utilizzano i servizi di SMS, MMS, QRCode e Bluetooth Marketing, oltre alle campagne di raccolta punti via SMS e ai concorsi a premi a vincita istantanea via SMS.
Dal 16 gennaio, poi, è partito il progetto MyCard, un nuovo prodotto rivolto a oltre 120 differenti categorie merceologiche e finalizzato alla creazione di “Centri naturali di spesa” per lo sviluppo di azioni di Co-Marketing via sms. Gli affiliati che stanno già sperimentando questa nuova formula commerciale hanno totalizzato oltre 300 clienti in meno di un mese, alcuni hanno realizzato performance che registrano 6 clienti in mezza giornata, 9 in un giorno, 35 in una settimana. Per festeggiare la partenza di Mycard le attivazioni sono in omaggio, per l’intera rete dei franchisee e per i nuovi affiliati, fino al 15 Marzo 2011.

Aprire o rilevare un punto vendita franchising

Nel Franchising il vero fascino è il “diventare imprenditori di se stessi” e non sempre l’apertura di un nuovo punto vendita è il passo necessario, molte volte l’attenzione va verso un punto vendita esistente, ubicato in aree importanti ed evidentemente anche già avviato. Il Franchising nasce anche con questa modalità, l’unica cosa che non cambia è l’investimento e la capacità finanziaria di sostenerlo.

“Molti nuovi imprenditori rilevano oggi centri già avviati – dichiara Fabrizio Mantovani Direttore Sviluppo di Mail Boxes Etc. ad InfoFranchising– proprio perché ne hanno valutato le potenzialità e si sono dimostrati disponibili a subentrare all’imprenditore che aveva avviato il progetto piuttosto che partire da zero in un altro punto della stessa Città. Anche per questi imprenditori abbiamo studiato delle soluzioni che, in questo caso, prevedono facilitazioni oltre che per l’acquisto del punto vendita avviato, per il rinnovo del negozio, per investimenti aziendali e per far fronte a eventuali esigenze di liquidità.”

Il finanziamento dell’idea in Franchising è quindi una base del progetto d’impresa. Ma non di certo l’unico requisito.
Dall’aspetto finanziario e dal format nel suo complesso si chiedono tempi certi per il finanziamento, nessuna garanzia reale ed un progetto imprenditoriale solido.
Chiaramente quanto più le capacità del neo imprenditore si sposano con la solidità dell’azienda franchising, e con la concretezza del franchising proposto, quanto più le prospettive di successo diventano realizzabili.