giovedì 24 febbraio 2011

Franchising in rosa

In Italia una donna su due ha problemi di lavoro, nonostante le ricerche sulla valorizzazione di una leadership al femminile, fenomeno innegabilmente costretto fra un soffitto di cristallo e un pavimento appiccicoso. Dal 2000 al 2009 - fonte Aidda Lombardia (Associazione imprenditrici e donne dirigenti d'azienda) - si è passati dal 20% al 25% di aziende al femminile, una su quattro.
Nel 2009, il 55,7% dei laureati in Lombardia erano donne, diverso il quadro del lavoro che in provincia di Milano attesta al 44% l'occupazione femminile. A livello nazionale, invece, secondo Unioncamere, fra giugno 2009 e giugno 2010, ossia nel periodo più critico, le imprese in rosa sono aumentate di circa 29mila unità (+2,1%), arrivando intorno a 1,421 milioni: l'imprenditrice tipo ha 54 anni di media, forti aspettative professionali e si mette in gioco per scelta, meglio nella dimensione “micro” e in particolare nei servizi. In questo scenario una buona formula anticrisi è rappresentata dal franchising. In Italia dal rapporto 2009 sul franchising (fonte: Associazione italiana del franchising), risulta che le donne rivestono ruoli di spicco nella gestione di negozi e di servizi. Imprese che rappresentano il 32% del totale delle franchise operative in Italia - 900 insegne - e il 26% del fatturato totale dell'industria italiana del franchising. Inoltre, le donne si stanno aprendo a settori innovativi, come il lavoro da casa e il web marketing. E proprio di franchising "in rosa", del suo rapido sviluppo e delle ampie opportunità presenti nel bacino di utenza del Nord Italia, si parlerà a Franchising 2011 Nord, a PiacenzaExpo (28-29 maggio), la prima rassegna del settore in Italia organizzata con il format “low cost” .

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