sabato 26 febbraio 2011

Donne alternative in negozio

I dati recenti parlano chiaro: in Italia una donna su due ha problemi di lavoro. Bene, in tutto ciò la crisi economica mondiale può essere lo spunto per cambiare vita. Anche qui, ancora una volta in prima linea la donna. Dal 2000 al 2009 – lo conferma AIDDA Lombardia (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti D'Azienda) – si è passati dal 20% al 25% di aziende al femminile, una su quattro. Franchising come investimento e anche come opportunità per cercare impiego: commesse, cassiere, magazziniere, direttrici di punti vendita, responsabili area … Sul ‘femminile’ si fanno studi e si elaborano stime, non esistono però numeri certi. Nel 2005 l'International Franchise Association (l'organizzazione più antica e più grande del mondo nell’ambito franchising, fondata a Washington nel 1960) stimava che la percentuale di donne nel franchising negli U.S.A. era pari al 25% e che questa percentuale non includeva un altro 17% delle attività in cui uomini e donne operavano come partner nell’unità di vendita. In base al rapporto 2009 sul Franchising in Italia (fonte: Associazione Italiana del Franchising), le donne rivestono ruoli di spicco nella gestione di negozi (abbigliamento, accessori, intimo, cosmetici, gioielli, pelletteria, prodotti dietetici) e di servizi (parrucchieri, centri fitness e bellezza, infanzia…). Imprese che rappresentano complessivamente il 32% del numero totale delle franchise operative in Italia - 900 insegne- e il 26% del fatturato totale dell'industria italiana del franchising. Non solo, le donne si stanno aprendo a settori innovativi, come il lavoro da casa e il web marketing.

Di questo argomento specifico – donne e franchising - si parlerà a Piacenza a fine maggio, in occasione di FRANCHISING 2011 NORD, la prima rassegna in Italia organizzata con la formula low cost

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