sabato 26 febbraio 2011

Botteghe a basso costo spazio e creatività

Rilanciare le botteghe artigiane promuovendo la creatività femminile in location d'eccezione, abbattendo però i costi di affitto. Artigiane di tutta Italia che in assenza di capitali da investire riescono comunque a vendere i propri manufatti in maxi negozi, dove stand colorati dividono gli spazi messi a disposizione. Questa l’idea portata avanti in tutta Italia da Livia Carchella e Bruna Pietropaoli a Roma, in questi giorni, con l'iniziativa 'Scarti d'autore'. "Abbiamo cominciato nel 1999 - racconta a LABITALIA Bruna - ideando il sito artigiane.it. In poco tempo il portale è diventato un punto di riferimento per le artigiane italiane che potevano così esporre e vendere on line i propri prodotti. Poi nel 2003 abbiamo pensato che quello del web era uno spazio che poteva e doveva essere ampliato e così abbiamo cominciato ad organizzare mostre in tutta Italia, fiere e corsi di artigianato in Toscana".
"Nella scelta dei negozi - continua - abbiamo puntato su location prestigiose. A Roma, ad esempio, le nostre artigiane espongono in via di Torre Argentina a pochi passi dal Pantheon, alternandosi nelle diverse esposizioni che di volta in volta organizziamo. Scegliamo piccolissime imprese, prodotti di nicchia che non possono sostenere una grande produzione. Una sola persona che pensa, che produce e che espone quindi si tratta di pezzi limitatissimi e perciò la nostra formula è di portarli in un posto di prestigio".
"Lavoriamo con artigiane che vengono da tutte le parti d'Italia - sottolinea Bruna Pietropaoli - in questo modo riusciamo non solo a diffondere la cultura artigianale femminile, ma anche a promuovere l'idea che le donne hanno la capacità di reinventarsi e di ripartire da zero con la forza della loro creatività. Molte delle nostre espositrici, infatti, hanno alle spalle un lavoro precario o addirittura un licenziamento, ma anche una famiglia e dei figli capaci di infondere quella carica necessaria per ricominciare".
Lo spazio espositivo romano che si sviluppa su due piani a Torre Argentina, è equamente diviso in diversi stand dove ogni artigiana espone i suoi prodotti. "Fino al 27 febbraio - precisa Bruna Pietropaoli - più di 30 artigiane hanno aderito a ‘Scarti d’autore’, mostrando cosa sanno fare con vecchi fogli di giornale, rami spezzati, fondi di bottiglia. E' l'arte di rianimare gli oggetti abbandonati. In vendita, ad esempio, ci sono borse e portafogli ricavati da banner pubblicitari o da dischi di vinile".
"Tutto ciò che normalmente si cestina - continua - diventa oggetto di ispirazione per la creazione di un’opera d’arte o di qualcosa da indossare. Come i gioielli creati dall’intreccio di fili metallici e plastica di bottiglie riciclate, bottoni e fibbie portate a nuova vita da vecchie collant. Creazioni uniche che però sarebbero rimaste solo delle idee se non avessimo dato a queste donne l’opportunità di unirsi in un unico spazio espositivo".
"Il costo delle materie prime con la crisi che ha inevitabilmente limitato il desiderio del mettersi in proprio - rimarca - non ha affatto fermato la genialità di queste artigiane. Un trapano manuale e un archetto da traforo, ad esempio, sono i ferri del mestiere di un’artigiana capace di creare bracciali, pendenti, gemelli e orecchini usando monete antiche o moderne, di rame, bronzo, bimetalliche, d'argento".

Nessun commento:

Posta un commento